L’Italia dell’11 febbraio 2020 nasce nel 1929 e mantiene privilegi e schizofrenie

Domani è 11 febbraio, l’anniversario dei Patti Lateranensi, sottoscritti nel 1929 da Benito Mussolini, per lo Stato Italiano, e dal cardinal Pietro Gasparri per il Vaticano. Poi, “in nome della Santissima Trinita’”, il 27 maggio 1929 fu siglato il Concordato.

 

Caduto il regime fascista, i Patti Lateranensi furono inseriti, all’articolo 7, nella Costituzione Repubblicana che entrò in vigore il 1 gennaio 1948. Il Concordato è stato poi rivisto il 18 febbraio 1984 dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri, Bettino Craxi, in rappresentanza dello Stato Italiano, e dal cardinale Agostino Casaroli, in rappresentanza della Santa Sede.

Una data importante, l’11 febbraio? Quando io andavo a scuola era festa nazionale e ai ragazzi non pareva vero di non andare a scuola. Poi, per economia (anche culturale, un po’ come per la “festa dei morti” il 2 novembre e quella delle Forze Armate il 4 novembre) si è deciso che non erano più feste nazionali… e gli studenti vanno a scuola. L’importanza, quindi, sembra che non sia più tale e, pur se la ricorrenza continua ad esserci, al massimo è oggetto di qualche dotto e storico convegno di addetti ai lavori, oltre ovviamente alle commemorazioni ufficiali.
Ma permane quello che ha significato e continua a significare. L’art. 7 della Costituzione non è stato abolito o modificato. Così come il conseguente Concordato. Pur se qualcosa si è mosso nell’ambito dei vantaggi fiscali che vengono assegnati alle strutture religiose: lo Stato italiano deve recuperare l’Ici (imposta sugli immobili) non pagata dalla Chiesa, così come stabilito dalla Corte di giustizia dell’Unione europea a novembre 2018, tra i 4 e 5 miliardi. Ma questo è solo un aspetto, chè per il resto la compenetrazione tra Stato italiano e Stato del Vaticano è nella quotidianità: avete mai visto, per esempio, una qualche inaugurazione ufficiale (di una strada o di un giardino per esempio) senza la presenza di una toga della Chiesa vaticana? Ma come, potrebbe dire qualcuno, è la nostra religione per eccellenza…. Tutto da dimostrare in questo 2020!! Provate a chiedere ad un qualunque ragazzo se sa che cosa è l’11 febbraio? Il più “spiritoso” dirà che è il
giorno prima del 12 febbraio o il giorno dopo il 10 febbraio.
Ma quello che ci ricorda questa data è molto radicato nelle nostre istituzioni e nelle nostre leggi. Grazie anche, per esempio, al contributo dell’8 per mille alle confessioni religiose: se si decide di non indicarlo in denuncia dei redditi per una delle confessioni religiose convenzionate con lo Stato, lo stesso verrà spalmato rispetto a quanto deciso da coloro che l’hanno indicato, e la parte del leone (oltre il 90%) la fa ovviamente la Chiesa Cattolica. Schizofrenia di uno Stato che stabilisce e promuove la libertà di religione (art.19 della Costituzione), ma che ti obbliga comunque a contribuire favorendo le confessioni religiose più grosse.
L’Italia è anche quella dell’11 febbraio, del Concordato, dei Patti Lateranensi, della religione che pur se formalmente non è più “religione di Stato”, è tale nei fatti.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc