“La verità è che oggi stiamo progettando il passato”. L’affermazione è del rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, pronunciata in occasione dell’apertura dell’anno accademico.
“Se la manovra del Governo ha un segno negativo, è proprio nel rapporto squilibrato fra generazioni, a difesa delle fasce di età medio-alte, non pensata per il futuro dei nostri ragazzi”, e noi abbiamo pensato a Quota 100, sostenuta dal governo del M5S e Lega e ora da quello del M5s e Pd.
“Non possiamo immaginare soluzioni semplici a problemi complessi, – prosegue Resta – dobbiamo essere seri e affidarci a conoscenza e competenza, non a facili parole”, e noi abbiamo pensato al M5s, alla Lega, a FdI, a LeU e agli slogan semplicistici che hanno caratterizzato le campagne politiche di questi ultimi anni.
“L’Italia rischia di rimanere senza direzione, sprovvista com’è da anni di una seria politica economica e industriale”, e noi abbiamo pensato alle facili promesse elettorali che hanno incantato milioni di elettori.
Una affermazione del prof. Resta solleva dubbi, quando sostiene che “Questa è la generazione meglio istruita”; forse si riferiva agli studenti del Politecnico, il quale ha ricevuto numerosi attestati internazionali per la qualità dei tre settori di studio (architettura, ingegneria e design) ma, per i test Invalsi un maturando su tre è risultato insufficiente, con punte del 50% nel Sud Italia.
Si legge, infatti, nel rapporto Invalsi che “La maggiore preoccupazione emerge proprio dai dati della scuola secondaria di secondo grado (licei, Istituti tecnici, ecc.): se gli esiti nazionali non si possono considerare brillanti, le differenze tra le regioni assumono una rilevanza ancora maggiore, rispetto ai gradi scolastici precedenti. Il problema dell’equità, in primo luogo fra territori, ma anche fra le scuole, e al loro interno, pare essere l’emergenza maggiore”.
Insomma, non siamo messi bene.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc