Messina al bivio: Dino Bramanti contro Cateno De Luca. Non molto tempo addietro un noto magistrato affermava: ‘Il reato c’è stato, l’imputato lo ha commesso, ma non è più punibile solo perché il processo è durato troppo‘.
Non vi sembra che le evidenti e gravissime responsabilità istituzionali che impediscono un rapido e corretto svolgimento delle prassi burocratiche del Comune di Messina, vadano prima denunciate e poi corrette?
E’ giusto che qualcuno inizi a pagare per l’ignavia e la codardia nel portare a buon fine certi processi. Bramanti e De Luca invece di spiegare come risolvere le emergenze cittadine hanno iniziato un corpo a corpo sulla Giustizia. Della serie “lui è peggio di me“.
Non è con gli insulti e le “cavolate“, per usare un termine “gentile” che si risolvono i problemi. La vera politica è una delle cose più serie. Poi quando uno grida e insulta significa che non è capace di sostenere un confronto o non ha argomenti per far valere le proprie ragioni.
Cari elettori, la Politica funziona male al pari della Sanità, della Raccolta dei Rifiuti, dell’Acqua, dei Servizi sociali.
Non c’è problema a Messina per il quale a parole non esista una spiegazione, però ci sarà un motivo se tutto il Paese ci giudica incapaci e ultimi per qualità della vita.
Noi crediamo che il motivo risieda nel nostro modo di essere, nell’incapacità di sentirci giocatori di un’unica squadra. Siamo ancora convinti che l’importante sia soddisfare il nostro particolare. I risultati si vedono. Davanti a essi comincia poi la corsa a individuare le responsabilità, che sono sempre degli altri.
Cosa ne pensano Bramanti e De Luca?