E’ diffusa l’idea che siano le organizzazioni non governative (ONG) le responsabili dell’afflusso massiccio di migranti nel nostro Paese o che, comunque, via abbiano dato un contributo sostanziale.
Vediamo di ricostruire gli eventi e di divulgare qualche informazione.
Anno 2003. Il governo Berlusconi, del quale la Lega fa parte, sottoscrive il regolamento di Dublino. Il principio base della Convenzione stabilisce che l’esame della richiesta di protezione da parte del migrante spetta al primo Stato in cui quest’ultimo entra nel territorio dell’Unione europea. Il migrante ha diritto ad assistenza per tutto il periodo necessario all’esame della sua domanda.
Anno 2008. Il governo Berlusconi, del quale fa parte la Lega, firma il trattato di amicizia Italo-Libico, insomma il leader libico Gheddafi è un amico.
Anno 2011. Il governo Berlusconi, del quale fa parte la Lega, insieme ad altri Paesi, partecipa alle operazioni militari contro la Libia: 1.900 raid aerei, 7.300 ore di volo e 460 bombardamenti. Insomma, Gheddafi non è più amico. E’ diffusa l’opinione che siamo stati “costretti”, ad intervenire…. della serie: è sempre colpa degli altri. Comunque, l’operazione era a guida NATO della quale l’Italia fa parte.
Anno 2011. E’ ucciso Gheddafi, la Libia precipita nel caos e si apre massicciamente la tratta dei migranti.
Anni 2014-2017. E’ il periodo di massimo afflusso di migranti (governi Renzi e Gentiloni). Il recupero dei migranti è compiuto per l’80% da navi militari e mercantili e dal 20% dalle ONG. E’ sbagliata, quindi, la convinzione che la “responsabilità” maggiore delle operazioni di salvataggio sia opera delle ONG.
Anno 2018. Nei primi cinque mesi del 2018 (governo Gentiloni) i migranti arrivati in Italia sono circa 13 mila, con una diminuzione del 78% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Acquarius: è la nave di una ONG che ha trasportato 629 migranti in Spagna. Da rilevare che solo 229 migranti sono stati tratti in salvo dalla ONG, mentre altri 400 sono stati prelevati da unità militari e trasbordati sulla Acquarius, sotto coordinamento dell’autorità italiana (IMRCC).
Malta. Perché non se li prende Malta? E’ la domanda che si pongono in molti. Ricordiamo che la repubblica maltese ha una superficie di 316 kmq, cioè un quarto della superficie di Roma e che comunque, le indicazioni su dove sbarcare sono coordinate dalle autorità italiane (IMRCC).
Le quote di redistribuzione dei migranti, previste dai regolamenti di Dublino, non sono state rispettate da Paesi europei.
E’ indispensabile che la gestione dei migranti sia affidata alla Unione europea, sottraendola alla competenza dei singoli Stati, in modo che si possa procedere ad interventi organici e di redistribuzione delle quote nei vari Paesi europei, altrimenti ognuno “tirerà l’acqua al proprio mulino”, come accade oggi.
Occorre, più Europa, insomma, non meno.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc