Misery Index Messina. Lo sapevate che nella Tari si paga anche il Servizio di Spazzamento e Lavaggio? Giuro che è vero! Qui non c’è proprio niente da votare, semmai da riflettere, e ognuno può trarre le conseguenze che crede. E’ questa la politica che meritiamo? E’ questa la buona amministrazione? Siamo sicuri di vivere in un luogo civile? Etico? Pulito? Non ci sono congiure o rappresaglie. Per come la vedo io c’è ormai soltanto un divenire quotidiano sempre più squallido e sempre meno credibile.
In questa corsa affannata al risultato elettorale, al Palazzo, alla poltrona, all’inghippo, al cavillo, alla furberia, la politica a Messina è completamente sfuggita a se stessa. Per troppo tempo la classe dirigente di questa città ha come fatto finta che niente stesse succedendo: i suoi molti manager maneggioni, i suoi molti dirigenti superficiali, il suo eterno plotone di troppo furbi è stato costretto a passare in pochi anni da gestioni quasi goliardiche a problemi di amministrazione sempre più sofisticati e profondi.
La corsa sfrenata al Comune, al Consiglio comunale si è moltiplicata incredibilmente fra le mani di gente che storicamente e culturalmente era impreparata perfino a capire il momento delicato che attraversava e attraversa il Paese, la Sicilia, Messina. I danni si sono affiancati sempre più ai danni portando in pochissimo tempo a una situazione economica fallimentare e a una strada quasi impraticabile dal punto di vista della credibilità. Basti controllare il numero di quelli che non vanno a votare (sbagliando, per carità).
Oggi tocca a Cateno De Luca subire le critiche e i fischi. A proposito: un mio amico – al di sopra di ogni sospetto, perché vota in altro Comune – sostiene che con le sue esibizioni, proteste, ecc… il sindaco, Cateno De Luca, fa ridere. E’ falso. Fa piangere!