Povertà e spesa famiglie 2023. Istat conferma politiche non adeguate

Secondo le stime preliminari Istat (1) per il 2023, la spesa media mensile cresce del 3,9% che, considerata l’inflazione del 5,9%, significa una riduzione dell’1,8%. Nel contempo crescono all’8,5, dal precedente 8,3%, le famiglie in povertà assoluta: 5,7 milioni di individui.

Ogni volta che Istat sforna qualche dato, è una débâcle per la politica. Eppure si sente spesso dire dal primo ministro e da altri ministri, che tutti i numeri della situazione economica sono in crescita.

E’ evidente che non siamo in una situazione drammatica, nonostante le opposizioni al governo strepitino dicendo il contrario, ma considerato che non siamo con le bombe che ci piovono in testa, siamo messi abbastanza malino se si guarda al contesto europeo.

A conferma di questa schizofrenica rappresentazione istituzionale, consideriamo che il nostro primo ministro ripete spesso che siamo una delle due nazioni dei Paesi Ocse in cui i redditi delle famiglie, tra 2022 e 2023, crescono.

Tra 2022 e 2023 l’inflazione è cresciuta del 5,4% mentre i redditi sono cresciuti del 4,2%. In termini reali, quindi c’è stato un calo del 1,2%. La spesa per  consumi, inoltre, da quando c’è questo governo è cresciuta dell’1,4%… .e con l’inflazione al 5,4% si registra quindi un calo del 4%.

Sarebbero questi gli aumenti?

Sarebbe opportuno rimettere mano alle attuali politiche, ma ogni volta che ci inabissiamo in numeri e provvedimenti siamo solo sommersi da dati come quelli riportati e da rappresentazioni in cui i rappresentanti del governo esaltano le proprie capacità con particolare enfasi al miglioramento di quando c’erano quelli di prima… e la questione sembra esaurirsi così.

Sembra che il banale 2+2=4 faccia parte di altre rappresentazioni.

 

 

1 – https://www.aduc.it/notizia/poverta+assoluta+spese+correnti+prime+stime+istat_140125.php

 

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc