Il vicepremier, Matteo Salvini, afferma che la riforma della legge “Fornero”, “consentirà a 300-400mila persone di andare in pensione, liberando altrettanti posti di lavoro”. Una bufala.
Vediamo di capire
L’idea che a un posto di lavoro liberato da un pensionato corrisponda l’assunzione di una persona, in particolare giovane, è totalmente priva di fondamento, a meno di specifici accordi aziendali locali che non fanno testo generale.
Si fa credito alla diceria che è stata la riforma delle pensioni del 2011, detta legge “Fornero“, che ha provocato la diminuzione dell’occupazione giovanile, dato che i posti di lavoro erano utilizzati da persone alle quali è stato rinviato il periodo di pensionamento, quindi, riformare la “Fornero”, come vuole Salvini, consentendo il pensionamento di 300-400 mila persone, significherebbe creare altrettanti posti di lavoro.
Studi in tal senso smentiscono le affermazioni di Salvini.
Si crea nuova occupazione quando c’è crescita e le previsioni per il prossimo anno indicano un aumento del Pil del solo 1%, ciò vuol dire che la crescita è asfittica e che le nuove possibilità di lavoro sono scarse, indipendentemente dalla fuoriuscita dal mondo del lavoro per pensionamento.
Insomma, Salvini cerca un capro espiatorio per le difficoltà economiche future e vende fumo in attesa delle prossime elezioni europee. L’importante è che il popolo ci creda.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc