L’Italia è a rischio recessione, dichiara il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, economista e accademico. Già, solo due mesi fa il ministro Savona aveva detto che l’Italia poteva crescere del 2% nel 2019 e del 3% nel 2020.
Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, confessa: speriamo di non andare in recessione.
Già, ma due mesi fa non aveva previsto una crescita dell’1,5%?
Entrambi, Savona e Tria, sono membri di questo governo e si presume abbiano partecipato alle riunioni del Consiglio dei Ministri, dove è stato approvato il Documento economico finanziario (Def) e poi la proposta di bilancio per il 2019 che, attualmente, è in discussione alla Camera dei deputati.
Non si sono accorti, i due ministri, che il Def e la proposta di bilancio sono un insieme di misure assistenziali e clientelari, cioè a debito pubblico, che ricadono sulle spalle dei cittadini?
Non si sono accorti i due ministri che approvare la manovra economica a debito serve a nascondere le incompetenze di questo governo e creare una contrapposizione con l’Europa, in vista delle elezioni europee?
Cos’è, si prestano al gioco allo sfascio del duo Salvini-Di Maio?
Per gli smemorati, ricordiamo che l’Europa ha solo il 7% della popolazione mondiale, ma produce il 25% della ricchezza mondiale e ne spende in welfare, cioè sanità, assistenza e pensioni, il 50%.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc