“Tu del Sud, puzzi”, “Tu del Nord, sei infetto”. È la sintesi di un Paese che non è tale, figuriamoci se è Patria. Di volta in volta, un sentire rabbioso offusca le menti e, accortamente, è utilizzato da chi è a caccia di consensi. Figuriamoci del sentire rabbioso nei confronti dell’Europa, utile per campagne sovraniste.
Eppure, la vicenda del Coronavirus poteva essere l’occasione per muoverci come Europa, invece si è fatto l’opposto, guardando alla punta del proprio naso, non risolvendo alcunché, anzi, aggravando la situazione.
Che senso ha sospendere i voli diretti dalla Cina, quando si può atterrare a Vienna e prendere un treno per Venezia o Milano? O viceversa?
Muoversi come Patria europea, non per sigillare i confini, ma per accertare e offrire soluzioni rapide e adeguate, il che è l’esatto contrario dei sovranismi, tanto decantati e reclamati, sicchè, ad accodarsi, saranno gli altri a piombarci.
Purtroppo, di citrulli è pieno il Mondo.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc