Gli ultimi giorni di campagna elettorale sembra che siano cruciali, soprattutto in un contesto in cui, quando ancora era legale la diffusione dei sondaggi, si indicava che una metà degli elettori non avrebbe votato o non avrebbe ancora deciso. Quindi, viste le quantità di indecisi, i vincitori che sono stati indicati, potrebbero anche non esser tali.
Buona parte delle liste in gara, anche se talvolta fanno finta di aver già in tasca il risultato, lo sanno bene e alzano il livello di informazione/propaganda.
Bene?
Solo in teoria. Chè quando si alza il livello di quel teatro dell’assurdo che è stata la campagna elettorale fino ad oggi, non significa invertire, passare dall’assurdo al reale, ma esasperare il già esistente assurdo.
Le stupidaggini che abbiamo quindi ascoltato nelle settimane corse, saranno più stupidaggini e verranno affiancate da altrettante, se non peggiori, stupidaggini.
Motivo, per una presunta metà degli elettori, di non prestarsi pagando il biglietto di questo sgradevole spettacolo teatrale. Ma ricordandosi che anche se non si sceglie domani gli eletti sceglieranno per noi (1), volendo che magari anche solo una cosa che ci sembrerebbe opportuna possa diventare realtà, e quindi scegliendo, è il caso di prestare più attenzione a quanto viene proposto in modo più insistente o nuovo in questi ultimi giorni.
Il concetto di “assurdo” è in questo caso molto soggettivo, per cui non diciamo cosa possa esserlo o meno per noi. Ma forse è il caso di dedicare alla questione la medesima attenzione che si dedica a casa nostra e ai nostri figli e amici.
Vincenzo Donvito Maxia
1 – https://www.aduc.it/editoriale/chi+votare+come+al+supermercato+metodo+scegliere_35160.php