Salvo ulteriori chiarimenti da parte dell'EMA (European Medicines Agency), secondo il ministro della Salute tedesco un primo vaccino mRNA potrebbe essere approvato in Europa il 21 dicembre (e non il 29 come precedentemente annunciato dalle autorità sanitarie europee). Così, dal giorno di Natale, i cittadini dell'Unione potrebbero unirsi agli anglosassoni nel club, per ora esclusivo, degli umani immuni al Covid-19 grazie a un vaccino che utilizza per la prima volta come vettore l'RNA messaggero (1). Ma dobbiamo restare con i piedi per terra e non cantar vittoria troppo presto. E’ necessario essere vigili verso la tolleranza immediata del prodotto e gli effetti collaterali a medio e lungo termine di questi nuovi vaccini. Nel contempo sarà necessario sapere se questi vaccini, che limitano l'insorgenza di forme gravi, impediscono la trasmissione del virus. Dovremo anche essere molto attenti alla riluttanza di quella parte della popolazione che non sembra pronta a vaccinarsi. Importante è che questi dubbi non fiacchino l’entusiasmo diffuso. Se a meno di un anno dall'emergere della SARS-CoV-2 in Cina, possiamo prevenire questa nuova malattia con questo tipo di vaccino (o con altre forme più classiche di immunizzazione) sarà un vittoria storica per la medicina e per l'umanità. Al di là del Covid, questi vaccini a mRNA, se avranno la meglio sulla pandemia, costituiranno una vera rivoluzione medica allo stesso modo della penicillina. Dando fiducia ai promotori di questi vaccini, sembra innegabile che potrebbero sconvolgere prevenzione e/o trattamento di una serie di patologie infettive. Un bel regalo di Natale sotto l’albero. 1 - http://www.ospedalebambinogesu.it/nuovo-coronavirus-i-vaccini-a-rna-come-funzionano-e-perche-sono-sicuri#.X9x7zIbSJZI Vincenzo Donvito, presidente Aduc