I finanzieri della Sezione Operativa della Compagnia di Messina, nel corso di un servizio volto a contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica previdenziale, hanno tratto in arresto B.M. 56enne messinese, insegnante, in flagranza di reato all’interno di un ufficio postale, mentre era intenta a riscuotere la pensione della propria madre, deceduta sin dal giugno 1999.
L’indagine, a carattere nazionale, scaturita da una preliminare attività info-investigativa operata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma e con la stretta collaborazione dell’INPDAP, ha consentito di accertare che la B.M. sin da quella data ad oggi ha proceduto alla riscossione mensile della pensione della defunta madre, per un importo complessivo di oltre 100.000 euro.
I finanzieri, dopo i preliminari riscontri, anche presso la locale sede provinciale dell’INPDAP, si sono appostati all’interno dell’ufficio Postale di Messina centro ove risultava mensilmente pagata la pensione in attesa che B.M. procedesse al consueto indebito incasso. Ad avvenuto pagamento della pensione, B.M. veniva immediatamente bloccata dai finanzieri all’interno dell’ufficio e tratta in arresto per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e messa a disposizione dell’A.G. messinese.
Nel corso di una prima udienza del processo per direttissima in data 18.01.2012 è stato convalidato l’arresto: la responsabile ha ammesso le sue colpe ed è stata messa in libertà, attesa l’assenza di pericolo di fuga e l’impossibilità di inquinamento di prove e/o di reiterazione del reato.
Il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica rimane uno degli obiettivi strategici dell’azione della Guardia di Finanza, che in tale ambito è chiamata a rafforzare il suo ruolo di organo ispettivo di riferimento per le Amministrazioni statali, le Regioni e le autonomie locali, in una prospettiva di contenimento e razionalizzazione delle uscite di bilancio nonché del recupero dell’indebito percepito.