I prezzi della frutta e della verdura dal campo alla tavola triplicano (+200%) anche per effetto delle infiltrazioni della malavita nelle attività di autotrasporto. Lo afferma la Coldiretti, commentando l’operazione della squadra mobile di Caserta e del Centro Operativo Dia di Roma, scaturita in sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di elementi di spicco del clan dei Casalesi- gruppo Schiavone e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro. Dalle indagini emerge il tentativo di conquistare il controllo monopolistico dei trasporti su gomma e della commercializzazione all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli sull’asse Sicilia-Campania-Lazio, sulle tratte da e per i mercati dell’isola verso quelli campani e verso lo strategico mercato di Fondi (Latina). "In un Paese come l’Italia dove oltre l’88% dei trasporti commerciali avviene su gomma, la logistica – spiega la Coldiretti – incide per quasi un terzo sui costi di frutta e verdura". L’operazione, prosegue l’associazione, "conferma che le imprese agricole e i consumatori subiscono l’impatto devastante delle strozzature di filiera su cui si insinua un sistema di distribuzione e trasporto gonfiato e alterato troppo spesso da insopportabili fenomeni di criminalità che danneggiano tutti gli operatori", per primi gli agricoltori che subiscono sia il crollo dei prezzi dei prodotti sui campi, sia l’inevitabile contenimento dei consumi. Secondo uno studio Coldiretti/Eurispes, l’agromafia, attraverso il racket, il pizzo, il furto, l’imposizione di manodopera, il caporalato, il danneggiamento delle colture, le macellazioni clandestine e le truffe ai danni dell’Ue, sviluppa un giro di affari di 12,5 miliardi di euro (il 5,6% dell’intero business criminale) a danno della campagna italiana. Particolarmente preoccupante il fenomeno di intromissione nel sistema di distribuzione e trasporto, che, conclude Coldiretti, "mette a rischio la sicurezza alimentare delle produzioni oltre a danneggiare gli operatori sotto il profilo economico".
