Prosegue quasi di pari passo, politicamente e dal punto di vista giudiziario, la vicenda che sta animando da giorni il dibattito tra i partiti: il ‘caso Lusi’. E mentre Pierferdinando Casini annuncia una riforma dei partiti che abbia come obiettivo la trasparenza della vita delle forze politiche e dei loro bilanci, la Guardia di Finanza sequestra i saldi dei conti correnti delle società ‘Ttt’ e ‘Paradiso Immobiliare’, riconducibili proprio al senatore Luigi Lusi. Per gli inquirenti la somma sarebbe frutto del ‘maltolto’. L’ammontare sequestrato, secondo quanto si è appreso, sarebbe di 495 mila euro. Alle società ‘Ttt’ e ‘Paradiso Immobiliare’ sono intestati l’appartamento di via Monserrato, nel centro di Roma, e la villa di Genzano in cui risiede l’ex tesoriere della Margherita che, stando alle ultime mosse dell’inchiesta, potrebbe essere nuovamente risentito dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Stefano Pesci, sui tavoli dei quali, da ieri, ci sono gli estratti conto della Margherita relativi al periodo 2007-2011. Oggi, intanto, l’avvocato di Lusi, Luca Petrucci, smentisce l’esistenza di una terza casa: ‘non c’e’ un’ulteriore proprieta’ immobiliare che non sia già conosciuta dagli investigatori’, spiega. ‘La Paradiso Immobiliare ha ottenuto nel dicembre 2011 – l’assegnazione di una villa ad Ariccia, proveniente da un fallimento, ma il Monte dei Paschi di Siena non ha concesso un finanziamento da 500 milioni e Lusi ha rinunciato all’acquisto’. La villa, del valore di circa un milione e 800 mila euro, sarebbe stata pagata un milione e 200 mila. Il Monte dei Paschi di Siena non concesse piu’ il finanziamento in seguito alle notizie di stampa sull’inchiesta giudiziaria in cui e’ coinvolto Lusi. Petrucci ha sottolineato che tutte le proprieta’ immobiliari del senatore espulso dal Pd ed attualmente nel Gruppo Misto (oltre a quelle note di via Monserrato, nel centro di Roma, e la villa di Genzano, dove risiede, ci sono case a Capistrello, in Abruzzo, ed in via Ugo Ojetti, a Roma), sono conosciute dagli inquirenti. Gli investigatori, tuttavia, sono alla ricerca di altre, eventuali, proprieta’ di Lusi, accusato dalla procura di Roma di essersi appropriato di 13 milioni di euro. Di tale somma e’ stato accertato che circa sei milioni sono stati utilizzati per gli acquisti degli immobili di via Monserrato e di Genzano, mentre cinque milioni e mezzo sono stati versati all’erario. Mancherebbero adesso all’appello almeno mezzo milione di euro se si tiene conto dei quasi 500 mila euro sequestrati oggi nella filiale di via Ferdinando di Savoia dell’Unicredit.