“VIVAIO”, ARRESTATI I COLLETTI BIANCHI NELLO GIambò e MICHELE ROTELLA

I carabinieri della Sezione Anticrimine di Messina e della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto e di Messina, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ieri sera dalla Corte d’Assise di Messina, su richiesta dei pubblici ministeri Giuseppe Verzera della Direzione distrettuale Antimafia di Messina e Francesco Massara della procura di Barcellona, nell’ambito del processo cosiddetto "Vivaio". Un provvedimento scattato contestualmente alla sentenza di condanna a carico di tre imputati tutti riconosciuti colpevoli a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno all’associazione mafiosa, omicidio e detenzione e porto di armi comuni da sparo. In manette Sebastiano Nello Giambò, 54 anni, di Mazzarrà Sant’Andrea (Messina), gia’ presidente del Consiglio di amministrazione della societa’ "Tirreno Ambiente S.p.A." che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, il quale è stato condannato alla pena di quattordici anni di reclusione, poichè ritenuto colpevole di concorso esterno in associazione mafiosa; Michele Rotella, 62 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), imprenditore, il quale è stato condannato alla pena di dodici anni di reclusione, poichè ritenuto colpevole di associazione mafiosa, previa riqualificazione dello stesso reato nell’ipotesi di concorso esterno. Stessa misura notificata, in carcere, a Aldo Nicola Munafo’, 44 anni, di Tripi (Messina), residente a Mazzarra’ Sant’Andrea, già detenuto in carcere per omicidio dall’agosto del 2006, condannato all’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi, per associazione mafiosa, omicidio, estorsione e detenzione e porto di armi comuni da sparo. L’operazione "Vivaio" era scattata all’alba del 10 aprile 2008. Le indagini condotte dal Ros avevano documentato le infiltrazioni di un gruppo criminale affiliato alla famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto negli appalti pubblici del messinese, tra i quali i lavori per la metanizzazione dei Nebrodi ed il raddoppio ferroviario della tratta Messina-Palermo e la gestione delle due discariche più importanti dell’area, che smaltiscono i rifiuti solidi urbani e speciali dell’intera provincia di Messina.