Catania, depositata richiesta rinvio a giudizio per mafia per Lombardo

A una settimana dall’imputazione coatta disposta nei confronti del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, e di suo fratello Angelo, dal Gip di Catania, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, ieri la Procura etnea ha presentato ufficialmente la richiesta di rinvio a giudizio per il governatore siciliano e per il deputato nazionale del Mpa.

Adesso occorrerà attendere che la pratica sia assegnata ad un gup, il quale dovrà studiare le carte, fissare una data per l’udienza preliminare, e decidere se rinviare a giudizio o meno i fratelli Lombardo. Verosimilmente, dunque, occorreranno ancora diverse settimane prima di sapere se i Lombardo andranno o meno in giudizio. In caso di rinvio a giudizio, tra l’altro, il governatore siciliano ha annunciato la ferma volontà di dimettersi dalla carica di presidente della Regione.

Prima dell’imputazione coatta, per due volte la Procura aveva chiesto l’archiviazione delle posizioni dei Lombardo, adducendo come motivazione che la valutazione si basava sulla "sentenza Mannino". A quella richiesta si era associata anche quella degli avvocati difensori. La posizione di Raffaele e Angelo Lombardo era stata già stralciata dall’inchiesta "Iblis" su presunti rapporti tra mafia, politica e affari.