Giustizia: Salvi 6 Tribunali antimafia. Ira Pdl contro Severino

Trentuno Tribunali da chiudere, non più trentasette. Il governo ‘salva’ sei sedi in zone di mafia, inizialmente finite sotto la scure della nuova geografia giudiziaria messa a punto al ministero della Giustizia: nella lotta contro Cosa Nostra "non intendiamo in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico", assicura il Guardasigilli Paola Severino. Piano che, però, scatena l’ira del Pdl contro il ministro della Giustizia, con Gasparri che arriva a chiedere che venga "cacciata".

I Tribunali e le Procure risparmiate sono quelli di Caltagirone e Sciacca, in Sicilia; Cassino nel Lazio (che accorperà la sezione distaccata di Gaeta); in Calabria resteranno Lamezia Terme, Paola e Castrovillari (che accorperà il tribunale di Rossano).

Nel decreto che il Cdm ha approvato in via definitiva è prevista anche la chiusura di 220 sezioni distaccate di Tribunale ("un modello inefficiente", con "un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze") e di 667 uffici di giudici di pace. Progetto che consentirà, a regime e cioè non prima di un anno e mezzo, di risparmiare quasi 80 milioni di euro: 50 dalla chiusura dei tribunali, 28 da quella dei giudici di pace.

Una volta definita la road map di chiusura degli uffici, che dovrebbe essere decisa nel Cdm del 24 agosto, spariranno Tribunali e Procure a Crema, Vigevano, Voghera, in Lombardia; Nicosia, Modica e Mistretta, in Sicilia; Rossano in Calabria; Montepulciano in Toscana; Chiavari e Sanremo in Liguria; Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto in Abruzzo; Lucera in Puglia; Ariano Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi e Sala Consilina in Campania; Orvieto in Umbria; Melfi in Basilicata; Acqui Terme, Alba, Casale Monferrato, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo e Tortona in Piemonte; Tolmezzo in Friuli; Bassano del Grappa in Veneto; Urbino e Camerino nelle Marche. Oltre alla procura di Giugliano, in provincia di Napoli.

La sforbiciata, seppure ridimensionata, non piace affatto al Pdl. Il più duro è il capogruppo in Senato, Maurizio Gasparri: "Il ministro Severino ha agito in modo non corretto e arrogante", commenta. Poi su Twitter rincara la dose: "E’ penoso l’operato della Severino, va cacciata". Attacca anche il presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli: il governo ignora le indicazioni venute dalle Camere, serve un decreto correttivo perchè ci sono altri tribunali da salvare.

La verità, si fa notare al ministero di via Arenula, è che ci sono troppi interessi localistici, ognuno difende il suo. Ma che le scelte non siano digeribili a molti lo dimostra anche il silenzio di un partito come l’Udc, da sempre al fianco della Guardasigilli.

Dalla Lega invece ci va giù duro l’ex ministro Roberto Calderoli: "Usano la mafia per tenere i tribunali della ‘terronia’. Come sempre al Nord si taglia, al Sud si regala".