SCOPERTI 13 LAVORATORI IN NERO IN UNA STRUTTURA TURISTICA PATTESE

La Guardia di Finanza di Patti (ME), nel corso di un piano coordinato di controllo sul lavoro sommerso, ha scoperto 13 lavoratori occupati “in nero”, uno dei quali minorenne. All’atto dell’intervento, presso una struttura turistica pattese, tra animatori, bagnini, chef e addetti, le Fiamme Gialle hanno identificato 13 lavoratori totalmente “in nero”, quasi il 100% del personale adoperato. L’esercizio balneare, tra l’altro, anche privo del registratore di cassa, rischia ora altresì la chiusura, che, secondo la vigente normativa, può essere disposta nel momento in cui viene rilevata una presenza di lavoratori “in nero” superiore al 20% del totale dei lavoratori impiegati. L’attività info-investigativa dei militari della Tenenza ha permesso di accertare che per i 13 lavoratori non era stata presentata, al Centro per l’impiego, prima dell’inizio del rapporto di lavoro, la prevista comunicazione di assunzione, così come disciplinato dalla normativa di settore. Inoltre, il datore di lavoro rischia sanzioni per oltre 50.000 euro. Infatti, per ogni lavoratore non regolarmente assunto la legge prevede una sanzione amministrativa da 1.500 a 12.000 euro, alla quale si sommano 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata “in nero”. L’attività si è conclusa con la denuncia di 2 soggetti, alla competente Procura della Repubblica di Patti, per violazioni alla normativa sull’impiego dei minori in attività lavorativa.