In Cdm domani forse il ‘caso’ Reggio Calabria

"La decisione sullo scioglimento del comune di Reggio Calabria è ormai in via di definizione". Sono le parole del Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, oggi in una intervista alla Stampa. Approfondendo sul recente invio delle commissioni d’accesso in cinque comuni calabresi, il Ministro ha affermato che c’è un "quadro complicato e delicato, che impone maggiore attenzione e vigilanza. In Calabria esiste un delicato problema di particolare sensibilità e che coinvolge i rapporti della criminalità mafiosa con gli enti locali".

Con molta probabilità del caso "Reggio" si interesserà il consiglio dei ministri di domani. Per valutare meglio la situazione e la successiva decisione, oggi è stato lo stesso capo dell`Interno a convocare d`urgenza a Roma il Prefetto della città, Vittorio Piscitelli. La missione romana si è resa necessaria dopo che il ministro ha deciso di approfondire i temi della relazione sulle presunte infiltrazioni mafiose al Comune di Reggio Calabria, stilata dalla commissione d’accesso che ha lavorato nella città dello Stretto, nei mesi scorsi. Argomento dell’incontro sarebbe stata l’eventuale continuità nei presunti rapporti fra amministrazione e `ndrangheta fra il periodo in cui alla guida del Comune di Reggio Calabria c`era l`attuale governatore Giuseppe Scopelliti e quello che vede seduto a palazzo San Giorgio dal 2010 Demetrio Arena.

Era stato l`allora prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta a gennaio a insediare la commissione d`accesso nell`assise comunale reggina per verificare anche le eventuali infiltrazioni delle cosche nell`economia della città. Sotto la lente di ingrandimento era finita anche la gestione Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria fino al 2010. Prima che a guidare la città, più volte sfiorata da indagini relative alla ndrangheta arrivasse l’attuale sindaco Arena.

I commissari hanno anche verificato le presunte irregolarità di natura contabile e amministrativa che hanno portato il comune ad avere un buco nel bilancio di circa 160 milioni. Le reazioni in questi giorni sono state tante. I partiti d`opposizione (come il Pd, il Pdci, Idv, ma anche Fli con Angela Napoli in prima linea, che con la deputata del Pd Doris Lo Moro aveva chiesto lo scioglimento) avevano già denunciato lo stato in cui si trova la città e hanno chiesto a gran voce che venga fatta luce sulla probabile infiltrazione delle cosche e sulle responsabilità politiche.

Oggi sull`argomento è intervenuta anche Laura Garavini, capogruppo del Pd nella Commissione parlamentare Antimafia. "Ci auguriamo che il Consiglio dei ministri di domani prenda una decisione in merito allo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria. Il lavoro della Commissione d’accesso è stato molto lungo: sono passati già due mesi dalla sua conclusione ma ancora non si sa quale sia la conclusione del ministero su questa delicata vicenda". Intanto, aggiunge, "la situazione della città è stata complicata dalle notizie sul rischio di dissesto finanziario del Comune e dalle numerose inchieste che vedono coinvolti politici calabresi. Perciò siamo convinti che il ministero dell’Interno debba rendere note le sue decisioni al più presto". Se il comune dovesse essere sciolto, si tratterebbe della prima città capoluogo di provincia ad essere sciolta per infiltrazione mafiosa.