Beni per un valore di 25 milioni di euro sono stati sequestrati dal tribunale di Trapani nei confronti dell’imprenditore 66enne Vito Tarantolo, ritenuto vicino al boss Matteo Messina Denaro. Tarantolo è stato secondo coinvolto in numerose indagini giudiziarie, sin dalla fine degli anni ’80, e il suo nome fu ritrovato nei pizzini che la primula rossa di Castelvetrano spedì ai boss Lo Piccolo.
I sigilli sono scattati per 82 immobili, 33 tra auto, furgoni, mezzi meccanici, capitali sociali e i complessi aziendali di tre imprese, 18 quote societarie, 37 tra conti correnti e rapporti bancari di altra natura, 2 società sottoposte ad amministrazione giudiziaria.