"Giovanni Falcone aveva un’ottima considerazione del generale Mario Mori". A riferirlo oggi in aula, al processo a carico del generale Mori e del colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra è il presidente del Tribunale di Marsala (Trapani) Gioacchino Natoli, ex giudice istruttore del pool guidato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Natoli durante la sua deposizione davanti ai giudici della IV Sezione penale del Tribunale di Palermo, presieduta da Mario Fontana, ha parlato, in particolare, di una cena avvenuta il 16 luglio 1992 a Roma a cui parteciparono, oltre allo steso Natoli, anche Paolo Borsellino, l’attuale procuratore di Messina Guido Lo Forte e il senatore Carlo Vizzini.
Dopo appena tre giorni Borsellino venne ucciso nella strage di via D’Amelio insieme con cinque agenti della sua scorta. Il Pm Antonino Di Matteo ha chiesto a Natoli se durante la cena avessero parlato della trattativa tra lo Stato e la mafia. Ma Natoli ha smentito categoricamente. "Abbiamo parlato di argomenti banali sulla situazione del Paese soprattutto sul fronte della giustizia. Non parlammo di indagini sopratuttto Borsellino non disse nulla che non fosse gia’ di dominio pubblico, come era sua usanza".
Natoli insieme a Borsellino a luglio del ’92 partecipo’ ai primi interrogatori del pentito di mafia Gaspare Cutolo a Roma. Durante l’interrogatorio Natoli ha poi ricordato i "pessimi rapporti" tra Borsellino e l’allora procuratore capo Pietro Giammanco. "La disistima era reciproca -dice Natoli- Borsellino non aveva un buon rapporto con Giammanco".