La Guardia di Finanza di Brindisi, nell’ambito di specifiche attività svolte a tutela delle uscite a carico del sistema previdenziale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 268 soggetti della provincia di Brindisi, per truffa ai danni dell’I.N.P.S. e falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. In particolare, le Fiamme Gialle, hanno accertato che i predetti soggetti, beneficiari di indennità di accompagnamento, negli anni 2009, 2010 e 2011, erano stati ricoverati presso strutture ospedaliere pubbliche o private per periodi superiori a trenta giorni, con retta a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale, senza effettuare le prescritte comunicazioni all’I.N.P.S.. Gli interessati, infatti, avrebbero dovuto dichiarare l’esistenza di periodi di ricovero di lunga degenza in queste strutture. Tale situazione, come prevede la normativa in materia, spiega la Gdf, esclude conseguentemente l’erogazione dell’indennità d’accompagnamento per tutto il periodo di effettiva permanenza in tali strutture. Nel corso dell’attivita’ investigativa e’ stato, inoltre, riscontrato che analoga condotta era stata posta in essere da ulteriori 184 soggetti, nel frattempo deceduti, ai quali l’I.N.P.S. aveva corrisposto indennita’ della specie.
Le somme ‘indebitamente’ percepite, ammontano, complessivamente, a 436 mila euro circa.
Per passare a setaccio ogni struttura ospedaliera della provincia, i militari della Guardia di Finanza di Brindisi hanno acquisito presso l’A.S.L. gli elenchi dei soggetti ricoverati e li hanno incrociati con quelli dei percettori di indennita’ presso l’I.N.P.S..
268 persone sono stati denunciate all’Autorita’ Giudiziaria e, contestualmente, avviate le procedure per il recupero delle somme ‘indebitamente’ percepite.