Nel 2012 sono stati scoperti 8.617 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per 22,7 miliardi di euro, cui si aggiungono altri 16,3 miliardi riferiti agli altri fenomeni evasivi. Sono questi i dati forniti dalla Guardia di Finanza. Nell’anno appena chiuso sono stati denunciati 11.769 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (5.836 violazioni), per non aver versato l’Iva (519 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.579 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (2.220 casi).
Sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, i ricavi non dichiarati e i costi indeducibili scoperti dalle Fiamme Gialle ammontano a 17,1 miliardi di euro. A finire sotto la lente sono stati principalmente i trasferimenti "di comodo" delle residenze di persone e società nei paradisi fiscali, lo spostamento all’estero di capitali per non pagare le tasse in Italia mediante atti negoziali e operazioni di ristrutturazione societaria formalmente ineccepibili o operazioni di transfer pricing. L’adesione integrale da parte dei contribuenti ai verbali di constatazione della Gdf ha comportato proposte di recupero a tassazione per circa 6,2 miliardi di euro, mentre l’Agenzia delle Entrate ha accertato maggiori imponibili, collegati ai verbali redatti dal Corpo, per ulteriori 15 miliardi di euro. L’attività di contrasto alle "Frodi Iva" nel 2012 ha permesso di individuare 4,8 miliardi di Iva evasa, di cui 1,7 riconducibili a "frodi carosello", basate su fittizie transazioni commerciali con l’estero. Nel 2012 e’ risultato irregolare il 32% degli oltre 447 mila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Nel 2012 sono sono stati individuati 16.233 lavoratori completamente "in nero" e 13.837 irregolari, impiegati da 6.655 datori di lavoro. .