Il Centro Operativo della Dia di Roma ha sequestrato beni per un valore di circa 15 milioni a Roma e in provincia di L’Aquila nei confronti di Alfredo Bizzoni, 61 anni di Roma, pregiudicato tra l’altro per reati in materia di armi e stupefacenti. L’uomo nel 1995 era già stato arrestato dal Centro Operativo della Dia di Roma perchè ritenuto coinvolto – con compiti di supporto logistico – nella preparazione delle stragi mafiose del 1993. All’epoca fu accertato il suo stretto collegamento col pluripregiudicato romano d’origini calabresi Antonio Scarano, poi divenuto collaboratore di giustizia e condannato alla pena di 18 anni poiche’ ritenuto responsabile degli attentati dinamitardi di stampo mafioso avvenuti nel 1993 a Roma (San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro), Firenze (via dei Georgofili) e Milano (via Palestro). I rapporti fra Bizzoni e Scarano – si legge in una nota della Dia – furono svelati da complesse attività di polizia giudiziaria portate avanti sotto il coordinamento della Dda di Roma e, successivamente all’unificazione con gli altri attentati avvenuti nei capoluoghi fiorentino e milanese, della Dda di Firenze, città colpita dai fatti di sangue più gravi. In particolare, Bizzoni fu poi condannato a un anno e 10 mesi di reclusione per aver reperito e consegnato allo Scarano armi e munizionamento. Con il sequestro odierno è stato tolto a Bizzoni, ufficialmente piccolo imprenditore con capacità reddituale assolutamente non idonea a giustificare i propri beni, un patrimonio di circa 15 milioni, costituito da numerose proprieta’ immobiliari per la maggior parte a Roma e in parte in provincia di L’Aquila, diverse auto tra le quali una Porsche, circa 40 rapporti finanziari e svariate società nel settore dell’abbigliamento, degli alimentari e della diagnostica sanitaria.