"L’attività informativa ha confermato la progressiva affermazione, nelle principali aree metropolitane, di articolate aggregazioni giovanili banditesche di matrice cinese e sudamericana, alimentate dal crescente bacino di giovani connazionali emarginati e disoccupati. Le bande asiatiche gestiscono attività illecite incentrate soprattutto sul traffico di droghe sintetiche, sullo sfruttamento sessuale e sul controllo del gioco d’azzardo e delle estorsioni, avvalendosi anche dei consolidati rapporti con altri circuiti presenti nei Paesi del nord e del centro Europa". E’ quanto emerge – segnala Agimeg – dalla "Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza elaborata" dal Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza che coordina le attività dei servizi di intelligence. La Relazione evidenzia che "sono state all’attenzione dell’attività informativa, inoltre, le organizzazioni etniche di matrice balcanica, che appaiono dotate di un marcato profilo paramilitare e di elevati livelli di efficienza e di aggressività nei settori del narcotraffico, dell’immigrazione clandestina, del traffico di esseri umani, dello sfruttamento della prostituzione, del riciclaggio e del gioco d’azzardo. Potendo beneficiare di un discreto livello di radicamento nel tessuto sociale, sono da tempo protagoniste di un trend evolutivo che ha permesso loro sia di instaurare rapporti di collaborazione con organizzazioni autoctone ed esogene già operanti in Italia, sia di rendersi autonome nella gestione dei traffici illeciti". Per quanto riguarda la criminalità italiana, nella Relazione si legge infine che "le attività d’intelligence ha evidenziato una sempre più marcata tendenza della ‘ndrangheta a proiettarsi all’estero, in Paesi europei ed extraeuropei, con investimenti e interessi economici in settori sempre più diversificati (edilizia pubblica e privata, ristorazione, turisticoalberghiero, rifiuti, energie rinnovabili, gioco)".