Tre falsi ciechi che percepivano la pensione di invalidità, in un caso da quasi 40 anni, sono stati scoperti e denunciati dalla Guardia di Finanza di Bagheria, in provincia di Palermo. La truffa è stata quantificata in 520.000 euro. Ottenuto dal sostituto procuratore Simone De Roxas il sequestro preventivo di beni: un’auto, cinque terreni, quattro depositi bancari e due conti correnti. A inchiodarli pedinamenti e immagini, nonchè la passione per i social network.
Fra i denunciati un cinquantenne di Santa Flavia che, nonostante risultasse non vedente totale dal 1974, oltre ad avere un profilo Facebook con numerose foto comprovanti una vita del tutto normale, risultava intestatario di un’auto. Beccati anche due anziani fratelli di Misilmeri, un uomo e una donna, ai quali, contestualmente, nel 1988, era stato diagnosticato il medesimo handicap di cecità assoluta. Ma l’uomo è stato ripreso durante le sue assidue frequentazioni del bar della piazzetta, dove si recava per la quotidiana partita a carte con gli amici, o nei frequenti spostamenti verso il tabaccaio o il market, sempre da solo. La sorella, invece, è stata filmata durante gli spostamenti verso la vicina chiesa, o all’uscita dalla bottega mentre portava le borse della spesa o schivava un passeggino. I due avevano delegato a riscuotere i sussidi mensili alcuni familiari. L’operazione è scattata a seguito di una analisi avviata dalle Fiamme Gialle, nel quadro del progetto investigativo denominato "Fake Blind", incrociando le informazioni contenute nelle diverse banche dati che hanno fatto emergere evidenti incompatibilità con la condizione di cecita’ assoluta, fra cui l’intestazione di automezzi e infrazioni al codice della strada.