Due anni di carcere per Marco Tronchetti Provera. E’ questa la richiesta di condanna avanzata dal procuratore aggiunto di Milano, Anfredo Robledo, nei confronti del numero uno della Pirelli al termine della sua requisitoria in uno dei filoni processuali sui dossier illeciti di Telecom. In particolare, Tronchetti e’ imputato con l’accusa di ricettazione in relazione al cd che sarebbe stato sottratto all’agenzia investigativa internazionale Kroll quando era ancora alla presidenza di Telecom. Stando all’ipotesi accusatoria formulata dallo stesso Robledo, il cd conteneva dati sottratti tramite un’operazione di hackeraggio compiuta dalla security di Telecom Italia guidata da Giuliano Tavaroli in un hotel di Rio de Janeiro. La pubblica accusa oltre ai due anni di condanna (pena, peraltro, destinata ad essere indultata, ndr) ha chiesto di condannare Tronchetti al pagamento di una multa di 5 mila euro. L’avvocato Roberto Rampioni, difensore del numero uno di Pirelli, ha sottolineato ”disagio di fronte alle scelte processuali operate dalla Procura”, parlando di ”grande lacunosita’ della tesi accusatoria”. Nel mirino del legale la decisione della Procura di indagare per falsa testimonianza due testimoni ”per il solo fatto di aver reso dichiarazioni che contraddicono la tesi del pm”. Ed e’ proprio per questo ”che si e’ dunque inteso di non far ascoltare il dott. Marco Tronchetti Provera e chiedere l’acquisizione delle dichiarazioni rese dallo stesso in altra fase processuale”. Perche’ per l’avvocato Rampioni ”l’abnormita’ processuale emersa ha imposto di stigmatizzare l’eccezionalita’ di quanto accaduto”.