OPERAZIONE “VALUTAZIONI TRASPARENTI”. STRONCATA FRODE TRAMITE INTERNET

Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Patti e personale della Polizia Postale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Patti, hanno posto fine a una frode attuata attraverso la rete internet. Nell’ultimo periodo sono pervenute a vari reparti delle forze di polizia denunce originate da immotivate richieste di pagare somme alla “PASCUTTI INVEST & FACTORING SPA INC”, con sede in Patti. In particolare, i singoli esponenti dichiaravano di aver ricevuto una fattura recante un importo pari a € 59.50, da parte di una società (che gestisce i siti www.auto-prezzo.net e www.auto-valutazione.com) quale corrispettivo per la valutazione – richiesta attraverso i due siti appena segnalati – della propria autovettura. Le stime in questione sono risultate quelle ottenibili in modo assolutamente gratuito consultando la stampa specializzata o altri siti internet. In realtà, sovente, nessuna richiesta della specie era mai stata avanzata e, a un attento esame, le stesse “fatture” risultavano prive dei requisiti richiesti dalla disciplina fiscale, pur riportando esattamente i dati del veicolo e del proprietario. Inoltre, per scongiurare azioni legali dirette a contestare l’effettività del debito, tenuto conto del basso ammontare richiesto, sui siti viene dichiarato che la società che fornisce il servizio ha sede nello stato del Delaware (USA), e la stessa è gestita da una società estone; nelle clausole contrattuali viene – inoltre – segnalato che il foro competente per, eventuali, controversie legali è quello di Tallin. I pagamenti sono stati sollecitati anche a chi mai aveva avanzato alcuna richiesta di valutazione in quanto gli autori della frode, avvalendosi di contratti legalmente stipulati per la consultazione delle banche dati, acquisivano – a caso – i dati di titolari di autovetture cui richiedevano, poi, il pagamento della somma per la valutazione dell’automobile.
In caso di mancato pagamento, venivano inviati successivi solleciti, nei quali l’importo lievitava in relazione a presunte spese legali. Uno di questi solleciti è recentemente pervenuto anche al Comando Provinciale! Le indagini hanno consentito di accertare che sono state effettuate circa 30000 interrogazioni alle banche dati, mentre dalle indagini finanziari e è emerso che in 8 mesi l’attività fraudolenta ha consentito ai responsabili di incamerare oltre 600.000 euro; 150.000 dei quali sono stati destinati a un conto estero, mentre altri 200.000 sarebbero stati spesi in varie località, tra cui: Miami, Tallin, Copenaghen, Madrid, Barcellona, Riga, Londra. I quattro membri dell’associazione sono stati deferiti all’A.G. di Patti, per associazione a delinquere, truffa, accesso abusivo ad un sistema informatico, estorsione e, nella mattinata di domenica 14 luglio – in esecuzione di un’ordinanza del GIP del Tribunale di Patti – due sono finiti agli arresti domiciliari e due sono stati gravati da obbligo di dimora. Contemporaneamente sono stati eseguiti provvedimenti di inibizione all’acceso dei siti dal territorio nazionale, il sequestro dei conti correnti, e perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire numeroso materiale ora al vaglio degli inquirenti.