240° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza

Alla presenza del Comandante Provinciale, Col. t.ST Vincenzo Vellucci, accompagnato dal Col. Pil. Giuseppe Minutoli, Comandante del Gruppo Aeronavale di Messina, si è tenuta la celebrazione del 240° Anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Era schierata dinanzi al Comandante Provinciale una rappresentanza delle componenti delle Fiamme Gialle peloritane del contingente ordinario e navale, oltre ai rappresentanti dell’Associazione nazionale dei finanzieri d’Italia.

Nel corso della cerimonia, data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale del Corpo – Gen. C.A. Saverio Capolupo, il Comandante Provinciale ha tenuto un breve discorso ai militari e, quindi, sono state consegnate ricompense di ordine morale a militari che si sono particolarmente distinti in azioni operative. Tra queste, meritano di essere ricordate:

– l’operazione condotta dal personale del Gruppo Aeronavale di Messina relativa all’abbordaggio e fermo di un’imbarcazione dedita al traffico di stupefacenti via mare. Le attività di servizio, condotte nelle acque del Canale di Sicilia, si concludevano con il sequestro di kg. 7.260 di hashish, di una motonave e l’arresto di n.9 narcotrafficanti;

– la complessa ed articolata indagine di polizia economico-finanziaria condotta da personale del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina, riguardante la gestione del personale da parte di una società di capitali a partecipazione pubblica, operante nel settore dell’igiene ambientale e dello smaltimento di rifiuti. Gli accurati accertamenti consentivano di rilevare l’illegittima assunzione, stabilizzazione ed utilizzazione di lavoratori in esubero all’organico, cagionando un danno erariale di oltre 10.5 milioni di euro, segnalato alla magistratura contabile, mentre 8 persone tra dirigenti ed amministratori della società venivano deferiti all’autorità giudiziaria in ordine al reato di abuso d’ufficio.

Di seguito, i principali risultati conseguiti nei primi cinque mesi dell’anno.

Consolidamento ed il rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

L’evasione fiscale sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del Paese e all’adozione delle misure redistributive. L’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza per il 2014 è dunque quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva.

L’esperienza operativa ha sinora fatto emergere che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai cc.dd. "grandi fenomeni evasivi" (l’economia sommersa, le frodi I.V.A., l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari); è proprio al contrasto di queste condotte criminali che saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di intensificare, a tal fine, l’attività di intelligence e raccolta informazioni, in modo da migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo.

Accanto all’azione di contrasto alle frodi o ai comportamenti illeciti più complessi, la Guardia di Finanza ha affinato ulteriormente le strategie operative per arginare anche i fenomeni evasivi di massa (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali nel settore tributario), pianificando interventi ispettivi snelli, efficaci e funzionali. Scopo del controllo economico del territorio non è soltanto quello di tutelare la pretesa erariale, ma anche l’economia "sana" da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale (abusivismo commerciale, utilizzo di lavoro irregolare, false organizzazioni non-profit che nascondono attività imprenditoriali).

Nei primi 5 mesi del 2014, nella nostra Provincia, accanto alle verifiche fiscali ed al contrasto all’economia sommersa, sono proseguiti i piani di controllo di quei professionisti le cui posizioni sono ritenute particolarmente pericolose nonché di coloro che pongono in essere condotte evasive complesse ed insidiose per ingannare il fisco.

Nel corso delle 332 ispezioni (tra verifiche e controlli) che hanno consentito di scoprire oltre 72 milioni di euro di base imponibile sottratta all’imposizione, sono stati scoperti 30 evasori totali e 2 evasori paratotali, che hanno nascosto al Fisco una base imponibile di oltre 24 milioni di euro.

I controlli in materia di scontrini e ricevute sono stati 2.447 ed il 42% è risultato irregolare. Sono invece 86 i lavoratori in nero/irregolari scoperti e 39 i datori di lavoro verbalizzati.

L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati ed a garanzia della pretesa erariale trova riscontro nei sequestri già eseguiti, pari a oltre 600 mila euro, ed in quelli proposti all’Autorità Giudiziaria, pari a oltre 11 milioni di euro. Consistente il numero di adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai Reparti del Corpo, calcolati su una base imponibile di oltre 1,9 milioni di euro sottratti al Fisco.

L’intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica

La tutela della spesa pubblica è strettamente connessa e complementare alla lotta all’evasione fiscale. Non a caso, essa costituisce per la Guardia di Finanza, obiettivo strategico prioritario, da perseguire al pari di quello riservato al contrasto dell’illegalità nel settore tributario.

I cittadini, infatti, devono essere certi che le imposte versate all’erario siano impiegate correttamente e con trasparenza, nonché destinate a coloro che ne hanno effettivamente diritto e bisogno. Si tratta di risorse della collettività, la cui gestione è affidata alla Pubblica Amministrazione per perseguire gli obiettivi di politica economica fissati dall’Autorità di Governo, assicurare l’erogazione dei servizi essenziali e garantire il funzionamento e la sopravvivenza stessa dello Stato.
L’importanza della tutela della spesa pubblica è ancora più evidente se rapportata al contesto economico attuale in cui, pur in presenza di timidi segnali di ripresa, permane la necessità di reperire sempre maggiori risorse necessarie a soddisfare le esigenze di rilancio del tessuto imprenditoriale e di sostegno a sempre più larghi strati della società che versano in condizioni precarie.

In questo quadro generale, l’azione operativa del Corpo nel settore è improntata a criteri di massima efficacia e concretezza, per intercettare i fenomeni di illegalità più diffusi e/o maggiormente dannosi per le casse dello Stato, prevenendo e reprimendo gli illeciti penali, amministrativi o contabili che sono alla base di sprechi, diseconomie, inefficienze o, in casi più gravi, di veri e propri fenomeni predatori.

Conseguentemente, i Reparti, in linea di continuità con il 2013, anche per il corrente anno si muovono lungo la duplice direttrice che prevede:

– da una parte, l’esecuzione di attività mirate di approfondimento investigativo, tendenti ad accertare gravi forme di frode, corruttela e sperpero di denaro pubblico che attengono ai più rilevanti flussi di spesa (sanità, previdenza e assistenza, appalti, incentivi nazionali e comunitari) ed a limitare o ristorare i danni subiti dall’Erario, bloccando l’erogazione di provvidenze non dovute ovvero ricorrendo al loro recupero, mediante l’applicazione delle misure cautelari vigenti;

– dall’altra, la pianificazione di campagne di controllo ad ampio spettro su tutto il territorio nazionale, volte a colpire forme di irregolarità che attengono alla disciplina dell’esenzione dal ticket sanitario e delle Prestazioni Sociali Agevolate, in modo da aumentare il livello di compliance della platea di soggetti potenzialmente interessati a tali tipologie di agevolazioni.

Da inizio anno sono stati denunciati alle competenti Autorità 50 responsabili di frodi per complessivi 2,7 milioni di euro. La reale portata di tali attività operative va valutata anche in chiave prospettica e preventiva.

Inoltre, in virtù delle specifiche funzioni di tutela dei bilanci pubblici affidate dal legislatore, nonché delle consolidate esperienze tecnico-professionali maturate nel settore contabile e amministrativo, da tempo la Guardia di Finanza fornisce una regolare collaborazione alla Corte dei Conti, sviluppando vertenze su ipotesi di sperperi e malversazioni nella gestione del denaro pubblico.

Con riferimento a sprechi ed irregolarità nell’amministrazione pubblica, i Reparti della Guardia di Finanza hanno condotto 7 interventi, accertando danni all’Erario per oltre 151 milioni di euro.

Il rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico – finanziaria e dei traffici illeciti

Atteso che la Guardia di Finanza è l’unico Organo di polizia economico-finanziaria a competenza generale, anche quest’anno è fondamentale non abbassare la guardia e mantenere alto il livello di attenzione per garantire una capillare azione di:

a. prevenzione e contrasto alla "ripulitura" dei capitali illeciti nei tessuti economici e finanziari, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette e l’esecuzione di ispezioni e controlli antiriciclaggio;
b. aggressione ad ogni forma di ricchezza riconducibile, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, facendo tempestivo e "sistematico" ricorso all’esecuzione di accertamenti patrimoniali, avvalendosi:

(1) delle istruzioni operative contenute nel nuovo manuale in materia di criminalità organizzata e degli strumenti previsti dalla normativa antimafia la cui estensione, grazie ai provvedimenti legislativi susseguitisi nel tempo, comprende ormai anche reati comuni, inclusi quelli di natura tributaria;

(2) di sinergie operative con la componente aeronavale e speciale, in particolare lo S.C.I.C.O., al quale è attribuita la funzione di raccordo informativo e investigativo a beneficio delle unità operative che richiede necessariamente un aggiornato, completo e tempestivo apporto informativo di tutti i reparti anche in settori ad elevato rischio di infiltrazione criminale (traffico e smaltimento di rifiuti, immigrazione clandestina e tratta di persone, agromafie, ecc.);

(3) di competenze professionali integrate, non solo presso le articolazioni specialistiche, ma anche in tutti gli altri reparti territoriali, valorizzando le potenzialità offerte dagli applicativi informatici (MOLECOLA, S.I.VA2, Geo.Da.S., SDl WEB, ecc.);

c. contrasto all’usura, ponendo una particolare attenzione investigativa alla condotte più strutturate di natura associativa e all’utilizzo di nuove modalità operative (es. utilizzo di fatture false per mascherare la restituzione di finanziamenti ad interessi maggiorati).

A fattore comune, fondamentale è il monitoraggio dei flussi finanziari in quanto consente di seguire le tracce di tutti i reati (societari e finanziari, usura, estorsione, riciclaggio) che generano profitti, ricostruendone il percorso ed individuandone i reali mittenti e i beneficiari, tenendo costantemente presente che i fondi di origine illecita, vengono impiegati ovunque sussista una conveniente remunerazione del capitale, alterando spesso le ordinarie "regole del mercato".

Particolare attenzione investigativa viene riservata all’individuazione delle più strutturate ed insidiose condotte di riciclaggio, che spesso si avvalgono dell’ausilio di insospettabili "colletti bianchi" o di "schermature" giuridiche (trust, fiduciarie, società anonime) attraverso le quali ostacolare l’individuazione dei beni di provenienza delittuosa.

Per tutti i contesti sopra enucleati, anche nei primi mesi dell’anno in corso, sono stati sviluppati approcci investigativi ispirati a concretezza ed efficacia, valorizzando il patrimonio informativo disponibile presso ogni Reparto, nella prospettiva di colpire i fenomeni illeciti in tutte le loro implicazioni economico finanziarie.

La tutela del mercato dei beni e dei servizi

L’impegno nella lotta alla contraffazione, al falso “made in italy” ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute, costituisce un ambito di particolare impegno della Guardia di Finanza per il 2014.

Combattere la contraffazione significa agire su più fronti: proteggere i consumatori garantendo il corretto funzionamento del mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare e tutelare il made in italy.

Si tratta, infatti, di un contesto dove si crea “nero su nero”, perché sommersi sono la produzione, la manodopera, le fonti finanziarie di approvvigionamento e i canali di distribuzione della merce, così come celati al fisco i conseguenti guadagni.

I servizi nel comparto continuano, pertanto, ad essere sviluppati contrastando le diverse forme di illegalità connesse alla contraffazione, alla pirateria, al traffico di falsi “Made in Italy” e di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, attraverso il presidio degli spazi doganali, il controllo economico del territorio e le attività investigative più complesse e articolate.

Dal 1° gennaio 2014 è, inoltre, operativo il nuovo sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), innovativa piattaforma informatica che consente ai reparti del Corpo di disporre di un utile strumento di analisi dei dati provenienti dalle attività di contrasto svolte e al tempo stesso garantisce un canale di dialogo aperto alle imprese detentrici dei marchi che, accreditandosi al sistema, possono fornire informazioni sui propri prodotti, utili in chiave operativa.

L’attività della componente aeronavale

Le linee di indirizzo della componente aeronavale della Guardia di Finanza per il 2014 puntano sulla massima valorizzazione dell’integrazione e della sinergia operativa tra tutte le componenti del Corpo (territoriali e aeronavali) allo scopo di contrastare gli illeciti economico – finanziari realizzati via mare.

Inoltre, la Guardia di Finanza, anche nei primi cinque mesi dell’anno ha continuato a fornire il proprio instancabile contributo nel quadro delle iniziative rivolte al contrasto dell’immigrazione clandestina promosse dall’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (FRONTEX).

È stata altresì intensificata la collaborazione nel settore della cooperazione aeronavale tra i Paesi dell’aerea mediterranea, al fine di consolidare gli accordi vigenti in materia di violazioni doganali ed avviare nuove intese nel settore della prevenzione, dell’accertamento e repressione degli illeciti perpetrati via mare, quali il traffico di stupefacenti, di rifiuti pericolosi e tossici, di beni culturali e di merci soggette a particolari vincoli normativi derivanti da norme comunitarie o nazionali.