Si è svolta nella facoltà di Giurisprudenza, nell’aula ex chimica, la presentazione del libro dell’onorevole Angela Napoli "l’antimafia dei fatti" organizzata dall’associazione "Morgana". Tra i relatori anche l’on. Fabio Granata e l’on. Nello Musumeci, a moderare il senatore accademico Francesco Armone. Facendo perno sull’esperienza diretta nel mezzogiorno italiano, l’on. Napoli ha spiegato come negli anni sia diventato sempre più difficile riconoscere il ”mafioso” che non è ormai caratterizzato da "coppola e lupara" come nella tradizione. Ha quindi attaccato duramente chi si limita ad addurre le colpe di un mancato sviluppo alle organizzazioni mafiosi dato che nella maggior parte dei casi il potere è proprio colluso con questi enti mafiosi. Ha inoltre aggiunto che dove non vige la meritocrazia, lì vige la subcultura mafiosa; devono quindi essere i giovani a potere sconfiggere questo modo di pensare tramite la denuncia: Solo cosi può essere sconfitto questo cancro, al momento incurabile. L’on Fabio Granata ha ripercorso gli anni di Falcone e Borsellino attaccando, chi a differenza loro, pur facendo parte della stessa giustizia italiana, non ha voluto contribuire a far luce sulla verità. Ha infine chiuso il presidente della "commissione regionale antimafia"Nello Musumeci facendo una critica alla destra italiana che ha attuato tardi la lotta alla mafia, che nel ’48 addirittura votò contro la commissione antimafia, lasciando la battaglia alla mafia unicamente al PCI. Grande partecipazione anche dal pubblico accorso numeroso, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, che con domande, anche scomode, ha innescato un interessante dibattito.
Claudio Andò