
E’ di 2 milioni di euro il danno fin qui provocato all’erario per l’opaca gestione della vicenda legata alla progettazione dell’Ospedale Unico per acuti di Lagonegro da parte degli amministratori della Regione Basilicata. Si tratta della prima tranche, materialmente erogata lo scorso mese di dicembre del 2014 alla Società Ospedale Lucania S.p.A. che ne aveva richiesto il pagamento in riferimento a particolari indagini geologiche e geotecniche effettuate. Nei giorni scorsi, infatti, al termine di una lunga e articolata indagine di natura amministrativa, i militari del dipendente Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno depositato presso la Procura della Corte dei Conti per la Basilicata gli esiti dell’attività istruttoria svolta su delega e in collaborazione con quest’ultima. In particolare, l’attività eseguita ha riguardato il presunto pregiudizio economico arrecato alle casse della Regione Basilicata in relazione all’attività posta in essere nell’ambito dell’appalto inerente la realizzazione dell’Ospedale Unico per Acuti di Lagonegro (PZ), opera sanitaria di interesse regionale. In virtù della prima delibera, datata 2003, l’opera doveva comportare un presunto investimento iniziale complessivo di € 42.058.184,03. Tali costi, tuttavia, sono lievitati notevolmente nel corso degli anni e sono divenuti di € 76.344.000,00 a seguito del ricorso alla c.d. “finanza di progetto” deliberato nel 2005 e di € 83.489.400,00 nel 2012, in virtù degli esiti di alcune nuove indagini geotecniche e geologiche resesi, nel frattempo, necessarie. Le attività svolte, sviluppatesi attraverso la disamina della copiosa documentazione acquisita
presso vari Dipartimenti regionali interessati al progetto di realizzazione dell’importante opera pubblica e l’audizione di alcuni soggetti coinvolti, dopo aver consentito di comprendere appieno il farraginoso e lunghissimo iter burocratico (che, comunque, non ha nemmeno portato all’approvazione del progetto esecutivo e, quindi, alla realizzazione delle prime opere infrastrutturali per intraprendere i lavori), hanno permesso di evidenziare alcune irregolarità per una parte delle attività progettuali. Le citate irregolarità sono risultate essere legate alle particolari indagini geologiche e geotecniche svolte mediante il c.d. “metodo osservazionale” (previsto dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008), resesi necessarie poiché il sito individuato per ospitare la costruzione del nuovo ospedale presentava un “movimento franoso” non rilevato in precedenza, con conseguenti ingiustificati aggravi di costi.
18 sono i soggetti segnalati alla locale Procura Contabile quali responsabili: gli amministratori regionali firmatari di tre delibere (progetto preliminare: affidamento dell’incarico e ridefinizione del quadro finanziario, approvazione del progetto preliminare e aggiudicazione definitiva del contratto di concessione) e i RR.U.P. che si sono succeduti nel tempo (dal 2003/2009) e che hanno avallato l’attività progettuale preliminare e definitiva, rivelatasi carente nella documentazione da redigersi in ossequio alla normativa sugli appalti pubblici.