I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno eseguendo un’ordinanza cautelare del divieto di esercitare attività inerenti imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese per un periodo di 12 mesi e un sequestro preventivo di un complesso immobiliare, emessi dal GIP del Tribunale di Genova, nei confronti di n. 4 soggetti, indagati – a vario titolo – per reati di bancarotta fraudolenta e altri reati fallimentari e tributari. Il valore complessivo del crac finanziario è pari ad oltre 78 milioni di euro milioni di euro. Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Genova e dirette dal Procura della Repubblica del capoluogo ligure hanno consentito di individuare una serie di gravi condotte poste in essere dagli organi amministrativi delle società fallite che hanno di fatto depauperato le casse aziendali ad esclusivo vantaggio di altri soggetti giuridici, riconducibili alla stessa compagine sociale. Tra i comportamenti “distrattivi”, vi è l’acquisizione di un complesso immobiliare – con ingentissima fuoriuscita di risorse economiche dalle casse societarie (circa 9 milioni di euro) – sito in un parco insistente nel territorio della provincia di Milano, allo scopo di riqualificarlo realizzandone un maneggio ippico; la concessione di finanziamenti infruttiferi e di garanzie a favore della società capogruppo per fini non attinenti l’attività di impresa e senza alcun vantaggio compensativo; la fornitura di materiali e prestazioni di servizio senza corrispettivo a favore di società del gruppo e/o indirettamente controllate; l’appostamento in bilancio di ingenti crediti inesigibili al solo fine di procrastinare l’emersione delle ingentissime perdite e la dichiarazione di fallimento. Oltre ai reati fallimentari, è stata individuata l’emissione di una serie di fatture a fronte di operazioni inesistenti (per circa 1,2 milioni di euro) nei confronti di un’altra società, indirettamente controllata, al fine di permettere a quest’ultima l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto. Sono, altresì, in corso le notifiche degli avvisi di garanzia nei confronti di ulteriori soggetti coinvolti nelle indagini, tra cui dirigenti, amministratori e organi di controllo di un Gruppo industriale molto noto in ambito locale ed operante, prima del “collasso” finanziario, nel settore dell’impiantistica elettrica, civile ed industriale. Contestualmente alla notifica delle misure cautelari personali interdittive emesse dal GIP del Tribunale di Genova nei confronti dei 4 principali esponenti del Gruppo industriale, i finanzieri hanno posto sotto sequestro un complesso immobiliare costituito da n. 30 box già completati ed altri in fase di ultimazione sito nel Comune di Pietra Ligure (Sv), per un valore complessivo stimabile in circa 2,5 milioni di euro.