CRACK VALLEVERDE – BANCAROTTA FRAUDOLENTA E REATI TRIBUTARI

Militari del Comando Provinciale di Rimini avvalendosi anche della collaborazione di finanzieri dei Comandi Provinciali di Pesaro, Brescia e Mantova, hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Rimini, di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di sei imprenditori con contestuale sequestro preventivo per un ammontare complessivo di circa 19 milioni di euro. Il provvedimento rappresenta l’atto conclusivo delle indagini, delegate dalla locale Procura della Repubblica, scaturite dal fallimento di una primaria industria calzaturiera di rilevanza internazionale. La complessa e articolata attività di polizia giudiziaria, coordinata da Luca Bertuzzi, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Rimini, e svolta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Rimini, ha permesso di individuare operazioni e fatti aziendali connotati dall’obiettivo comune di depauperare il patrimonio aziendale della fallita in pregiudizio dei creditori e dell’Erario, attraverso la commissione di delitti di bancarotta nonché omessi versamenti di imposte per importi milionari. Le condotte ascritte agli indagati riguardano sia la vecchia proprietà che la governance della newco bresciana appositamente costituita per garantire la continuità aziendale nella fase del concordato preventivo omologato dal Tribunale di Rimini. Sono stati eseguiti sequestri preventivi per “equivalente”, con riferimento a reati tributari, fino alla concorrenza di 12,2 mln di euro e sequestri preventivi, con riferimento ai reati fallimentari, di somme pari a 6,8 mln di euro, oltre a quote societarie di 5 società, di cui una immobiliare con sede a Rimini e quattro nella Repubblica di San Marino, nonché ai saldi attivi di conti correnti sia nazionali che esteri, avvalendosi anche di una rogatoria internazionale accolta dall’Autorità Giudiziaria della Repubblica di San Marino. L’attività di servizio in rassegna si inserisce nell’azione svolta dalla Guardia di Finanza per la tutela dell’economia, quale unico organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche, in grado di intervenire per il rispetto delle regole in campo economico e finanziario. La struttura aziendale, attualmente, è di proprietà di una società estranea ai fatti.