Un anno di indagini, appostamenti e pedinamenti, centinaia di documenti amministrativi acquisiti agli atti e una minuziosa ricostruzione investigativa. Tanto è stato necessario alle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Latina per individuare le licenze per noleggio con conducente rilasciate in violazione delle norme di legge e con la conseguente denuncia di 70 persone tra amministratori e funzionari del Comune di Lenola (LT), nonchè i beneficiari delle autorizzazioni. Dopo Campodimele nel 2014, anche il Comune di Lenola è finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina – P.M. Giuseppe Miliano e della Guardia di Finanza perchè, negli ultimi 5 anni, in modo singolare ed anomalo, ha rilasciato e rinnovato un numero di licenze per il servizio di noleggio con conducente tanto sproporzionato che avrebbe dovuto determinare un’altissima concentrazione di autovetture in loco, sebbene, per numero d’abitanti, non ve ne fosse alcuna esigenza. Cinquantaquattro, infatti, sono risultate le autorizzazioni rilasciate dall’Amministrazione Comunale in relazione ad altrettante autovetture, tutte intestate a cittadini di altri comuni laziali, affinchè potessero esercitare in linea teorica il “Servizio NCC” in favore della popolazione locale, pari complessivamente a circa 4.000 residenti. Gli appostamenti, i pedinamenti, i riscontri e gli accertamenti, finalizzati a verificare le effettive modalità di svolgimento del servizio di noleggio con conducente, ha consentito ai militari della Guardia di Finanza di appurare la non operatività in Lenola di nessuna delle autovettura tra quelle autorizzate NCC.
In esito alle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Latina, originate da una denuncia della “Legaltaxi – Associazione Tutela Legale Taxi” unitamente alla paritetica “A.N.A.R”, entrambe deputate alla assistenza degli operatori di settore, è emerso come benché tutto fosse stato predisposto per consentire il formale rilascio delle licenze, i relativi requisiti sostanziali e di legittimazione sono stati aggirati in violazione delle specifiche norme di settore. Infatti la legge 21 gennaio 1992 n. 21 prevede che per poter legalmente conseguire e mantenere le licenze NCC è necessaria la disponibilità e l’utilizzo di una rimessa nel territorio del Comune autorizzante, ove le autovetture ammesse stazionino in attesa della clientela e presso la quale debbano comunque e obbligatoriamente rientrare al termine di ciascun servizio ovvero prima di intraprenderne di nuovi.
Detta rimessa, individuata dal Comune nel Piazzale del Centro Storico non solo non è mai risultata essere stata utilizzata dagli autorizzati, benchè indicata nei relativi provvedimenti autorizzatori, ma addirittura, sulla base dei riscontri investigativi, è emerso come da parte del Comune di Lenola non sia mai stata formalmente istituita quale area di stazionamento a ciò necessaria, destinando piuttosto lo stesso piazzale quotidianamente a parcheggio residenti e in talune occasioni e ricorrenze particolari, a luogo di svolgimento di manifestazioni autorizzate dal Comune stesso. I NCC invece, lungi dal circolare nel territorio di Lenola, operavano liberamente ed arbitrariamente sul territorio capitolino, svolgendo a tutti gli effetti un normale “Servizio Taxi” abusivo. Circostanze, incompatibili con l’esercizio legittimo del servizio di “noleggio con conducente” ed in contrasto con le modalità di rilascio e rinnovo delle autorizzazioni, in quanto concesse, in assenza dei presupposti previsti dalla legge n. 21/1992 attraverso la falsa attestazione della loro regolarità anche rispetto ai rinnovi annuali, non verificati dall’ente locale. In esito alle indagini, pertanto, le Fiamme Gialle della Compagnia di Fondi hanno denunciato per abuso d’ufficio e falso ideologico 70 persone, tra cui alcuni Amministratori dell’Ente, i Dirigenti incaricati del rilascio e del rinnovo delle autorizzazioni nonché i rispettivi beneficiari, residenti in Roma, Fiumicino, Ardea, Palombara Sabina, Nettuno, Caprarola, Terracina, Ladispoli, Tivoli, Rieti, Castel Gandolfo e Zagarolo, procedendo contestualmente, con l’ausilio del Gruppo di Fiumicino, al sequestro delle 54 licenze rilasciate dal Comune di Lenola ed abusivamente utilizzate dai “Taxi Driver”. La sistematica violazione della norma ha determinato così la significativa alterazione degli equilibri di mercato e della concorrenza, rispettivamente incidendo, da un lato, sulla correttezza delle tariffe applicate ai servizi offerti e dall’altro, aumentando a dismisura il numero degli operatori non autorizzati ad operare nella capitale in danno di quelli autorizzati.