I militari della Guardia di Finanza di Gallarate, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, hanno concluso una complessa e articolata operazione volta a interrompere un imponente giro di fatture per operazioni inesistenti (F.O.I.): 13 milioni di euro in soli due anni, coinvolgimento di 120 società utilizzatrici delle F.O.I, individuate
su tutto il territorio nazionale. A seguito dell’iniziale verifica eseguita nei confronti di un’impresa edile, la quale subappaltava i propri lavori “a cascata” ad altre imprese fittizie innescando un vero e proprio “effetto domino”, che ha portato alla constatazione, da parte dei Reparti competenti, dislocati sul territorio nazionale, di fatture false per oltre 33.000.000 di euro, 3 milioni di euro di iva recuperata e la denuncia di 11 soggetti, a vario titolo coinvolti in diverse Procure della Repubblica, per l’ipotesi di reato di cui al D.Lvo 74/2000. La successiva attività ispettiva ha permesso ai militari di inoltrare una comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica di Milano. Quest’ultima delegava specifiche
indagini finanziarie e patrimoniali. Le prime vedevano interessati 18 istituti di credito su cui erano operativi 20 conti correnti, con movimenti di denaro per complessivi 30 milioni
di euro. Al termine delle attività di polizia tributaria, le Fiamme Gialle hanno concentrato gli sforzi al fine di ricostruire e quantificare il reale patrimonio, illecitamente accumulato, dei
soggetti denunciati. Con una meticolosa attività di analisi nonché di intelligence, anche al di fuori del territorio nazionale, mediante l’attivazione degli Organi collaterali di Francia, Svizzera, Romania e Principato di Monaco è stata accertata la responsabilità penale nei confronti di altri 6 soggetti, denunciati all’Autorità Giudiziaria presso le Procure della
Repubblica di Milano e Busto Arsizio.Conseguentemente, è stato eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di nr. 2 immobili (villa di lusso con annessa rimessa auto), nr. 1 auto di “lusso” di grossa cilindrata (Audi A6) e il capitale sociale di nr. 3 soggetti giuridici, per un valore complessivo pari ad euro 700.000,00. Inoltre, sono state attivate le procedure volte
all’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali per il sequestro su 26 immobili di cui 4 detenuti all’estero (appartamenti di lusso sia in Italia che in Svizzera e ville con porticciolo privato annesso), 3 autoveicoli (Porsche con targa svizzera, Audi Q5, BMW Z4), 5 terreni (di cui uno in Svizzera) e quote societarie di 6 soggetti giuridici (4 aventi
sede all’estero) per un valore complessivo di oltre 5.500.000 €. L’operazione di servizio appena ultimata dalle Fiamme Gialle gallaratesi si inserisce nel costante contrasto ad ogni forma di illegalità che costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti all’Erario, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità nel sistema economico, a tutela delle imprese che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.