
La Tenenza della Guardia di Finanza di Manerbio, al termine di una vasta ed articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, ha smascherato un’associazione a delinquere, operante nel settore edile, finalizzata alla truffa ai danni dello Stato con sede nel milanese, ma di fatto operante nella zona della Bassa bresciana e della Franciacorta. L’operazione di servizio ha portato alla denuncia di 97 soggetti, 41 dei quali completamente sconosciuti al fisco, collegati alle 62 società risultate coinvolte nelle investigazioni oramai concluse e i cui atti sono confluiti nel rinvio a giudizio richiesto in questi giorni. Le indagini hanno consentito di individuare la mente dietro l’intera organizzazione: un noto professionista bresciano che grazie alle sue competenze tecnico-professionali in materia fiscale/tributaria e del lavoro, costituiva imprese edili intestate a prestanomi nullatenenti che, prive di qualsiasi capacità patrimoniale, utilizzavano crediti I.V.A. inesistenti per evitare il pagamento di ingenti somme, a titolo di ritenute Irpef e di contributi previdenziali e assistenziali, dovute per le migliaia di lavoratori assunti dalle società coinvolte nel disegno criminoso. Per rendere maggiormente difficoltosa la ricostruzione dei fatti aziendali, inoltre, gli artefici della truffa facevano durare le imprese solamente pochi mesi, distruggevano la documentazione e trasferivano frequentemente le cariche sociali a persone irreperibili. Tutto questo, però, non ha impedito ai finanzieri manerbiesi di accertare l’entità della frode e identificarne gli autori. Infatti con l’utilizzo di numerosi strumenti investigativi propri della polizia giudiziaria (perquisizioni, appostamenti ed osservazioni), sono stati acquisiti tutti quegli elementi necessari ad eseguire le opportune verifiche fiscali che, integrate dagli accertamenti bancari eseguiti su oltre 400 conti correnti, hanno permesso di appurare la sottrazione alla tassazione ai fini delle Imposte Dirette e dell’IVA per oltre 500 milioni di euro, nonché di rilevare omessi versamenti di ritenute e contributi di oltre 10.000 lavoratori. Tale risultato si inserisce nella strategia di contrasto, in atto da tempo nel territorio, contro le forme più perniciose di frodi fiscali, nel cui ambito va letta anche la vasta operazione, denominata “All Inclusive” , di due settimane fa.