Prosegue l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che vede impegnati i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia e gli Agenti della Squadra Mobile della locale Questura, a chiarire le cause del decesso di un trentenne body builder ed il ricovero d’urgenza di un altro atleta, accomunati dalla passione per il culturismo. Come si ricorderà i due gravi episodi hanno indotto gli inquirenti a ritenere che ci potesse essere un giro illegale di sostanze dopanti nelle palestre foggiane con conseguenti gravi rischi per la salute di chi ne facesse uso. In particolare, dopo le prime perquisizioni del 21 aprile u.s, sono stati acquisiti elementi di prova che hanno indotto gli investigatori ad eseguire ulteriori 13 perquisizioni presso le abitazioni e le palestre frequentate da vari body builder nella provincia dauna e in provincia di Cosenza. All’esito delle citate attività sono state rinvenuti e sequestrati: nr. 1.549 medicinali contenenti principi attivi dopanti (tra compresse, fiale, boccette e bustine); nr. 69 documenti cartacei attestanti la commercializzazione illecita di medicinali dopanti; nr. 97 siringhe; nr. 2 telefoni cellulari; nr. 7 supporti multimediali (tra cui nr. 2 personal computer); – contanti per Euro 700,00. Tra i soggetti sottoposti a perquisizione, sono 4 i titolari di palestra denunciati, di cui nr. 3 operanti nel foggiano (Foggia, Cerignola e Manfredonia) ed il quarto, residente ed operante in provincia di Cosenza, tratto in arresto in ragione del materiale rinvenuto nella sua disponibilità e degli altri elementi investigativi raccolti a suo carico. Tre body builder sono stati denunciati per l’assunzione di dette sostanze, che costituisce circostanza penalmente rilevante.