Unità del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, in collaborazione con quelle del Gruppo Aeronavale di Taranto nel corso delle quotidiane attività di pattugliamento per il contrasto ai traffici illeciti via mare diretti in Puglia e per la protezione delle frontiere. Più in dettaglio, nel corso di una missione di sorveglianza nelle acque del basso Adriatico e del canale d’Otranto, i finanzieri avvistavano un’imbarcazione in navigazione, proveniente dalle coste albanesi, che dirigeva, a luci spente e a velocità sostenuta, verso le coste pugliesi, eseguendo continui cambi di rotta. Insospettite da tale comportamento, le motovedette delle Fiamme Gialle si avvicinavano per eseguire un controllo più accurato, scoprendo così che il mezzo era visibilmente carico di involucri, normalmente utilizzati per il confezionamento di sostanza stupefacente. Gli scafisti, accortisi della presenza dei finanzieri che dirigevano verso il loro mezzo, immediatamente si liberavano di buona parte del carico per alleggerirsi, dandosi a precipitosa fuga e ponendo in essere pericolose manovre per sfuggire alla cattura. Tale tentativo, tuttavia, risultava vano perché le due motovedette della Guardia di Finanza riuscivano poco dopo ad affiancare il mezzo e alcuni militari salivano immediatamente a bordo assumendone il controllo. Contestualmente altre unità recuperavano gli altri grossi involucri contenenti la droga, poco prima lanciati in mare dagli scafisti in fuga. I due scafisti, l’imbarcazione e il carico di stupefacenti venivano condotti dai finanzieri presso gli ormeggi della Sezione Operativa Navale di Otranto per gli approfondimenti del caso. Il carico di stupefacenti, risultato del tipo marijuana, contenuto in 23 grossi colli, per un peso complessivo di 4 quintali, se fosse giunto sulle piazze di spaccio avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 4 milioni di euro. Stupefacente e natante venivano sequestrati, mentre gli scafisti, Z.A. di 51 anni e L.A. di 66 anni, entrambi brindisini con numerosi precedenti penali di vario tipo, anche in materia di stupefacenti, venivano arrestati in flagranza di reato per traffico e detenzione di droga. Sono in corso approfondimenti per individuare i destinatari della droga in Italia e i canali di approvvigionamento, verosimilmente albanesi, e in tal senso preziosa sarà la collaborazione della Polizia del Paese delle Aquile. Quello di stanotte è il terzo grosso sequestro di droga in mare compiuto dalle Fiamme Gialle pugliesi in meno di un mese. Tale risultato scaturisce anche dall’intensificazione dell’attività di pattugliamento sul mare finalizzata a proteggere le coste nazionali dalle varie forme di minaccia che caratterizzano questo periodo.