REGGIO EMILIA: SEQUESTRATO PATRIMONIO

Appartamenti, auto di lusso, conti correnti e dossier titoli per oltre 3 milioni di euro: è il patrimonio sequestrato ad un pregiudicato 72enne di Vetto (RE), che viveva con i proventi derivanti dalla commissione di reati e in particolare dall’evasione fiscale. L’operazione, condotta dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha consentito di individuare un soggetto che aveva quale principale fonte di sostentamento, per sé e per il proprio nucleo familiare, la sistematica commissione di illeciti fiscali ed altri reati, il quale ha acquisito –nel tempo- un rilevante patrimonio senza disporre di redditi almeno pari al costo dei beni acquisiti. Le disponibilità economiche in capo al pregiudicato investigato sono risultate del tutto sproporzionate rispetto alle risultanze reddituali dichiarate al fisco e, grazie ad esse, ha acquistato appartamenti, gioielli, orologi e auto di lusso. Al fine di frapporre ostacolo agli accertamenti, tale soggetto ha altresì fatto ricorso a vari prestanomi, ai quali ha intestato alcuni beni o ai quali ha commissionato talune operazioni economiche. La sistematicità delle condotte delittuose e l’evidente sperequazione tra redditi dichiarati e patrimoni acquisiti, hanno indotto la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Reggio Emilia a richiedere al Tribunale della stessa città l’emanazione di una misura di prevenzione patrimoniale a carico della persona investigata. Il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo la prospettazione accusatoria, ha emanato una misura di prevenzione patrimoniale, ai sensi della vigente normativa antimafia, con la quale ha disposto il sequestro di un appartamento e relative pertinenze ubicato a Reggio Emilia, di 2 appartamenti in località turistiche e relative pertinenze, ubicate a Desenzano sul Garda (BS) e Forte dei Marmi (LU), di 7 auto di lusso (Porsche, Mercedes e Lamborghini), di numerosi conti correnti e dossier titoli, cassette di sicurezza e denaro contante, per ammontare complessivo pari ad oltre 3 milioni di euro.