Nell’ambito di una complessa indagine volta al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, denominata Operazione “SLASH”, nel pomeriggio del 25 gennaio scorso finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza hanno eseguito l’arrestato in flagranza di reato di tre soggetti nord-africani che trasportavano un carico di 22 chilogrammi di hashish destinato ad alimentare il mercato della droga tra le province di Vicenza, Verona e Padova. In particolare, tramite una serie di attività investigative, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza, Hans Roderick Blattner, e supportate da fondamentali intercettazioni, i finanzieri della Sezione Mobile di Vicenza avevano acquisito notizie circostanziate di un imminente rifornimento degli spacciatori nella piazza locale di stupefacente (Hashish) direttamente dal Marocco, per il tramite di corrieri domiciliati in Spagna. Pertanto, ricostruendo le modalità, il luogo e l’orario dello scambio, in ambito del Comando Provinciale si dava attuazione al Dispositivo Permanente di Contrasto ai Traffici Illeciti, che consentiva di intercettare a Lonigo, in una stradina di campagna, due autovetture con targhe straniere che trasportavano un importante quantitativo di stupefacente proveniente dalla Spagna. A bordo della prima autovettura vi erano due soggetti di origini marocchine (S.J., di anni 33, e E.H., di anni 37) residenti in Spagna (Malaga e Cadice) che facevano da apripista per una seconda automobile, con targa francese, condotta da un cittadino algerino (L.A., di anni 40), residente a Marsiglia, che si accompagnava con l’intera famiglia: la moglie e due figli minori. Dopo aver fermato le autovetture, i militari – grazie anche all’intervento delle unità cinofile disponibili al predetto Comando – hanno rinvenuto 21 sacche di plastica trasparente, chiuse ermeticamente mediante sottovuoto e contenenti ovuli di hashish, per un peso complessivo di oltre 22 chilogrammi. Le buste erano state occultate dietro i pannelli laterali dei sedili posteriori della vettura su cui viaggiava il nucleo familiare, utilizzata ad arte proprio per evitare di destare sospetti in caso di controlli delle Forze di Polizia. Il confezionamento dell’hashish in formato di ovuli, oltre a facilitarne il trasporto e l’eventuale frazionamento, è indice di una maggiore qualità dello stupefacente, rispetto a quello trafficato in “panette”. Al dettaglio, infatti, la partita di droga avrebbe potuto fruttare oltre 200 mila euro. Al termine delle operazione di perquisizione, i cittadini marocchini insieme all’algerino sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale San Pio X, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria vicentina. Il giorno successivo, ovvero il 26 gennaio, i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza sono riusciti a catturare anche il destinatario del carico di droga sequestrato: infatti, quando sono state fermate le due autovetture estere, accortosi dell’intervento delle Forze dell’Ordine, il marocchino E.K., di anni 31, residente a Lonigo, era riuscito a darsi alla fuga a bordo della propria autovettura, sottraendosi all’arresto in flagranza di reato. Sulla base delle prove raccolte dalla Guardia di Finanza, il Pubblico Ministero ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti dello spacciatore nordafricano, che è stato rintracciato a bordo di un’autovettura nei pressi di Arzignano e catturato dai militari; quindi anch’egli è stato associato al carcere di Vicenza. Il soggetto marocchino di Lonigo, ormai da tempo monitorato dalle Fiamme Gialle vicentine, aveva creato una propria rete di spaccio nella provincia berica, fino ad approvvigionare anche diversi pusher dell’Alto vicentino, ove distribuiva lo stupefacente a spacciatori minori incaricati della vendita “al dettaglio”. Le attività svolte nei giorni scorsi rappresentano solo l’epilogo di una lunga e articolata indagine, che pochi mesi fa aveva portato all’esecuzione di misure cautelari personali, in carcere e ai domiciliari, nei confronti di ulteriori sette soggetti, tre tunisini, due algerini, un marocchino e un italiano, responsabili dello spaccio di cocaina, eroina ed hashish soprattutto nel capoluogo berico. L’operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Vicenza in questi giorni ha reciso in toto un importante canale di rifornimento per gli spacciatori che alimentavano il mercato della droga anche a livello regionale.