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I militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Bassano del Grappa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Vicenza Massimo Gerace, in relazione a indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza Paolo Fietta. Il sequestro ha riguardato un immobile (cautelato fino all’importo di € 50.000) di proprietà di M.B., 52enne di Tezze sul Brenta, legale rappresentante di due società con sede nella stessa località. In particolare, all’esito delle verifiche fiscali eseguite dai Finanzieri nei confronti delle due società facenti capo a M.B., entrambe evasori totali in quanto inottemperanti agli obblighi dichiarativi, quest’ultimo era stato denunciato per violazione dell’art. 10 del D.Lgs. 74/2000 perché ritenuto responsabile di aver occultato o distrutto le scritture contabili la cui conservazione è obbligatoria. La condotta del titolare ha ostacolato in tal modo l’attività di accertamento, ma non ha tuttavia impedito ai i Finanzieri di ricostruire l’entità dell’evasione derivante dalle fatture occultate, determinando compiutamente il reale volume d’affari delle società mediante controlli incrociati con i clienti e il minuzioso esame della frammentaria documentazione delle ditte. Il comportamento illecito aveva infatti permesso al legale rappresentante delle società verificate di evadere imposte sui redditi e IVA complessivamente per circa € 50.000. Oltre alle sanzioni amministrative tributarie in capo alle due società, la condotta di occultare o distruggere la documentazione contabile è sanzionata anche da una specifica norma penale, relativamente alla quale una recente modifica normativa apportata dal D.Lgs. 158/2015 consente il sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente. È stato 2 grazie a questa ultima novella legislativa che i Finanzieri bassanesi hanno potuto aggredire il patrimonio dell’indagato, evidenziando ancora una volta come le peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria in capo alla Guardia di Finanza permettano di condurre trasversalmente operazioni quali quella appena conclusa, tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale, con il recupero, da parte dello Stato, dell’imposta che il contribuente avrebbe dovuto versare.