Bari – I poliziotti della Squadra mobile di Bari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone ritenute responsabili di due omicidi e porto illegale di armi, aggravati dal metodo mafioso.
Gli indagati sono accusati, in particolare, di aver partecipato agli omicidi commessi nel quartiere Japigia di Bari nel 2017, ai danni di Francesco Barbieri, il 17 gennaio, e Nicola De Santis il 12 aprile.
L’indagine ha fatto luce sulle dinamiche che hanno portato ai due omicidi, commessi nell’ambito di una guerra tra gruppi criminali operativi nello stesso quartiere.
Barbieri, che era a capo di una ramificata rete di spaccio di cocaina, fu freddato da due sicari che, a bordo di uno scooter, affiancarono la sua auto e lo colpirono con cinque colpi di pistola. Per anni si era rifornito di droga dal clan Palermiti, ma da circa un mese, aveva iniziato ad acquistare la merce da un altro gruppo criminale del quartiere. E per questo affronto fu ucciso dai sicari degli ex fornitori.
Questo episodio scatenò la vendetta che portò all’omicidio di Giuseppe Gelao e al ferimento di Antonino Palermiti, reati per i quali, nell’ottobre scorso, una persona è stata condannata all’ergastolo.
La successiva ritorsione da parte dei Parisi e dei Palermiti determinò l’assassinio di Nicola De Santis da parte di tre killer armati di pistole e Kalashnikov. Il 12 aprile fu assaltato il covo dei rivali, dal quale De Santis riuscì a fuggire a bordo di una moto, ma fu inseguito, raggiunto e freddato.