I poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Caserta, in collaborazione con il personale della Direzione investigativa antimafia di Napoli e i militari della Guardia di finanza di Caserta hanno eseguito un decreto di confisca di beni per un valore complessivo di 30 milioni di euro nei confronti di un imprenditore locale legato al clan camorristico “Belforte”.
L’uomo, titolare di attività nel settore del cemento e della ristorazione, era stato condannato in via definitiva per aver messo in piedi una strutturata modalità di estorsioni, in cui i soldi riscossi venivano camuffati grazie a sovrafatturazioni.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è il frutto della sinergia tra il Questore di Caserta, il Procuratore della Repubblica della Dda di Napoli e del Direttore della Dia e ha riguardato 62 immobili ubicati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno e Parma, 47 rapporti finanziari e 18 beni mobili (2 autovetture e 16 mezzi industriali).