I poliziotti della Squadra mobile e i militari della Guardia di finanza di Napoli hanno eseguito un maxi-sequestro di beni a un elemento di spicco del clan camorristico De Micco-De Martino, attivo nella zona est di Napoli.
A essere sequestrati dal tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, un’abitazione, due autovetture e le giacenze sui rapporti bancari e finanziari dell’indagato.
Le indagini eseguite insieme al Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, sono partite dopo il ferimento di uomo raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco, lo scorso luglio. Un agguato di chiara matrice camorristica e maturato nell’ambito dei contrasti tra clan rivali. Tuttavia, terminata la convalescenza l’uomo, noto per le sue attività criminali in particolare incentrate sul traffico e spaccio di droga, insieme al figlio e al cognato, aveva cominciato a minacciare, anche con armi da fuoco, chi, nei suoi confronti aveva debiti di droga, non pagati.
Per tale comportamento a settembre i tre uomini sono stati arrestati dai poliziotti partenopei per detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, nonché tentata estorsione, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
I successivi accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalla Guardia di finanza hanno fatto emergere una significativa contraddizione tra il valore dei beni nella disponibilità del principale indagato e del suo nucleo familiare e i redditi dichiarati in un lungo arco temporale, compreso tra il 2010 e il 2023.
Per tale discrepanza economica patrimoniale è stato disposto il sequestro preventivo per un valore complessivo stimato di circa 1 milione di euro.