Arrestate 6 persone e perquisite altre 23, dai poliziotti delle Squadra mobili di Chieti e Foggia e da quelli del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, per rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto d’armi, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini prendono vita nel 2022 a seguito di una rapina ai danni di un Istituto di vigilanza a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, durante la quale vennero rubati quasi 5 milioni di euro.
Quel giorno, un commando, composto da una trentina di persone, si rese protagonista di un assalto con metodi paramilitari e l’utilizzo di numerose armi tra cui anche fucili mitragliatori Ak 47. Le recinzioni dell’Istituto vennero abbattute con un escavatore che servì anche a demolire una parete per accedere nella sala in cui venivano custoditi i soldi.
Furono tantissimi i colpi esplosi per tenere a bada le 14 guardie giurate in servizio e per guadagnarsi una via di fuga.
Fuga agevolata anche dalla chiusura delle arterie stradali della zona tramite l’utilizzo di chiodi gettati sulla carreggiata e il posizionamento di traverso di numerosi mezzi pesanti appositamente dati alle fiamme.
Nel corso dell’azione, ad alcuni automobilisti, sotto la minaccia delle armi, vennero sottratte le auto per essere usate dai criminali e fuggire via.