Riva del Garda – Sono 33 le misure cautelari eseguite su delega della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo presso il tribunale di Trento, nei confronti di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e concorso nello stesso reato.
I provvedimenti, emessi dal giudice per le indagini preliminari di Trento, consistono in 14 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari e 11 obblighi di dimora.
Nel corso delle indagini erano già state arrestate in flagranza di reato altre nove persone e sequestrati 700 grammi di cocaina, 4 chili di hashish e 100 grammi di marijuana, facendo così salire a 31 gli arresti eseguiti nell’ambito dell’indagine.
L’ordinanza è frutto di un’indagine iniziata nel giugno 2022, svolta prevalentemente dai poliziotti del commissariato di Riva del Garda e coordinata dalle procure di Trento e Rovereto.
Gli investigatori hanno individuato un’associazione criminale costituita da due gruppi che operavano in sinergia.
Il primo, attivo su Rovereto e Riva del Garda, si dedicava in prevalenza allo spaccio di hashish, mentre il secondo, operante principalmente a Riva del Garda, era specializzato nello smercio di cocaina.
Altre persone sono state indagate perché acquistavano ingenti quantitativi di hashish e cocaina con l’intento di rivendere la droga al dettaglio o all’ingrosso.
Nell’ambito dello stesso procedimento penale, anche i Carabinieri di Riva del Garda hanno svolto un’attività investigativa su alcune persone appartenenti alla stessa associazione criminale.
Delle 33 misure cautelari emesse, 28 sono state eseguite da circa 150 operatori della Polizia di Stato, tra cui unità cinofile antidroga e pattuglie del Reparto prevenzione crimine, mentre le restanti 5 sono state delegate all’Arma dei carabinieri, così come il sequestro preventivo di un appartamento del valore di circa 200mila euro, acquistato con i proventi dell’attività illecita.
Alcuni destinatari delle misure cautelari sono stati rintracciati in altre province dai poliziotti delle locali Squadra mobili.