I poliziotti della Squadra mobile di Catania, questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Catania nei confronti di 18 persone indagate per detenzione e porto abusivi di armi da fuoco, estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalle armi, nonché di detenzione e di spaccio di droga.
Le indagini hanno permesso di documentare come alcuni degli indagati, affiliati alla cosca Pillera-Puntina, nella gestione degli “affari di famiglia”, avrebbero continuato a riscuotere un’estorsione periodica da noti imprenditori catanesi, operanti nel settore dei trasporti e della logistica, nei periodi delle festività natalizie e pasquali per poter mantenere la famigerata protezione necessaria.
Inoltre, durante il resto dell’anno, imponevano tassi di sconto considerevoli e fuori mercato su capi di abbigliamento di marca ai danni di titolari di noti e rinomati negozi di Catania.
In tale contesto l’associazione criminale si occupava anche della gestione del traffico di sostanze stupefacenti. Il business messo in piedi sarebbe stato strutturato sull’acquisto all’ingrosso della droga, dalla Calabria per la cocaina e dalla Spagna per la marijuana, e la successiva vendita al dettaglio ai responsabili delle piazze catanesi e non solo.
Gli investigatori hanno ipotizzato interessi economici del gruppo criminale con esponenti dei Cappello-Bonaccorsi e del gruppo Nizza, facente parte della famiglia di Cosa Nostra Santapaola- Ercolano.
Per 14 persone il Giudice ha disposto la custodia in carcere e per i 4 restanti, la misura degli arresti domiciliari. All’operazione “Doppio petto” hanno partecipato anche la Squadra mobile di Messina, il Reparto prevenzione crimine della Sicilia orientale e la Polizia scientifica.