Evasione del boss Raduano, arrestati 14 fiancheggiatori

Il 24 febbraio 2023 avevano aiutato il boss della Sacra corona unita Marco Raduano a evadere dal carcere Badu ‘e Carros di Nuoro, favorendone poi la latitanza e la sua fuga in Corsica dove, il 2 febbraio scorso, a Bastia, il fuggiasco è stato bloccato per essere riportato a scontare la sua pena a 19 anni di reclusione.

Sono in tutto 14 le persone arrestate, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, perché indagate, a vario titolo, per favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, aggravati dall’agevolazione mafiosa in favore del clan foggiano Raduano, nonché per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

L’attività investigativa è stata diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari in collegamento investigativo con quella di Bari, e coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

Ad eseguire l’indagine i poliziotti del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato, insieme alle Squadre investigative dello Sco di Cagliari e Venezia e alle Squadre mobili di Nuoro e Venezia, in collaborazione con il Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria.

Quanto appreso durante le attività tecniche di intercettazione, integrato dalle dichiarazioni acquisite nel corso le indagini, ha portato gli investigatori a delineare il quadro delle responsabilità in merito alla fuga e alla latitanza del boss.

In particolare, si è fatto luce sulla disponibilità da parte del criminale di telefoni criptati e denaro contante, sulla rete di supporto alla sua permanenza in territorio nuorese subito dopo l’evasione, sulla sua fuga in Corsica, e sugli appoggi ottenuti a Bastia.

In totale sono otto le persone arrestate in Sardegna, nelle province di Sassari e Nuoro, tre a Venezia e altrettante in Corsica in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal tribunale di Cagliari.

Durante le indagini sono emerse responsabilità a carico degli indagati anche in merito a un traffico di sostanze stupefacenti.

Effettuato il sequestro di un’arma detenuta illegalmente da uno degli indagati, con numerose munizioni di vario calibro, e di circa tre chilogrammi di droga.