Gli agenti della Squadra mobile di Genova hanno arrestato in flagranza di reato una donna di 25 anni con l’accusa di truffa aggravata.
L’arresto è stato effettuato durante uno dei servizi approntati per cercare di arginare l’aumento del numero delle truffe messe a segno, in particolare nei confronti delle persone anziane.
Durante un pattugliamento nel centro-levante i poliziotti hanno notato la donna che, con fare sospetto, guardandosi continuamente intorno, stava insistentemente suonando il campanello di un citofono. Dopo qualche minuto, il portone si è aperto e la donna è entrata in un edificio, per uscirne dopo pochi minuti, sempre con lo stesso atteggiamento.
A quel punto gli agenti l’hanno fermata per un controllo, verificando nel frattempo se nel palazzo fosse accaduto qualcosa di particolare, ottenendo così la conferma dei loro sospetti.
Infatti, proprio in quell’edificio una mamma era stata contattata telefonicamente da un uomo che, affermando di essere un operatore delle Forze dell’ordine, la informava che suo figlio rischiava fortemente di essere arrestato per aver travolto con la propria auto, una donna rimasta gravemente ferita. Per evitare questo avrebbe dovuto pagare una certa somma di denaro, pagabile anche in oggetti preziosi, che la donna avrebbe dovuto consegnare ad un’emissaria inviata a casa sua.
La donna fermata dagli agenti della Mobile, che corrispondeva esattamente alla descrizione fatta dalla signora truffata, aveva con sé il bottino costituito da diversi oggetti preziosi e in oro, del valore di svariate migliaia di euro, che sono stati restituiti alla proprietaria.
Ricordiamo a tutti di stare sempre attenti e diffidare degli sconosciuti, anche se millantano l’appartenenza alle Forze dell’ordine, soprattutto al telefono.
Parliamone con i nostri anziani e sensibilizziamoli su questi argomenti. Raccomandiamo loro di segnalare qualsiasi richiesta sospetta o inconsueta, e in caso di dubbi non devono esitare a chiamare il Numero unico di emergenza 1 1 2 (Nue) per chiedere l’intervento della Polizia.