Avevano creato lo Stato Teocratico Antartico di San Giorgio, dotato di una autonoma sovranità e privilegi, e avevano fatto credere alle vittime che ottenere la cittadinanza gli avrebbe fatto conseguire i vantaggi più disparati.
Per questo motivo i poliziotti della Digos di Catanzaro, in collaborazione con la Direzione centrale polizia di prevenzione e le questure di Cosenza, Genova, Lucca, Perugia, Padova, Teramo e Trapani, hanno messo ai domiciliari 12 persone mentre per un’altra è stata applicato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio; altre 30 persone sono indagate in stato di libertà.
Tutto ha avuto inizio nell’aprile del 2021 a seguito di una perquisizione presso un immobile a Catanzaro che costituiva la sede diplomatica dello Stato Teocratico.
I componenti del gruppo criminale, per validare l’esistenza dello Stato, avevano creato tutta una serie di istituzioni varie, gazzetta ufficiale, sito internet nonché documenti di identità anche validi per l’espatrio.
Così facendo nella rete sono finiti oltre 700 vittime residenti in tutta Italia: diventando cittadini dell’inesistente Stato Antartico, previo pagamento di somme di denaro variabili da 200 a mille euro, le vittime avrebbero ottenuto una serie di agevolazioni allettanti. Ad esempio c’era la possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, di fruire di una burocrazia più snella per le proprie imprese o di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero, e di consentire l’ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri. Attraverso l’adesione allo Stato Antartico, i benefici più attraenti sarebbero stati però quelli connessi alla riduzione dell’imposizione fiscale, con un’aliquota pari solo al 5 per cento da versare al nuovo stato di appartenenza, quello di poter continuare a esercitare la professione medica nonostante l’avvenuta radiazione/ sospensione dall’albo e quello di poter essere esentati dagli obblighi vaccinali.
In almeno due casi è emersa la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare. Gli indagati, poi, avrebbero incamerato dai cittadini “antartici” un’ulteriore somma di denaro, proponendo l’acquisto dell’isola di Kouneli, in Grecia, per dare una concreta territorialità allo Stato.
È emerso, inoltre, che i criminali avevano creato dei documenti di riconoscimento contraffatti (passaporti, carte d’identità diplomatiche), ma totalmente corrispondenti ai format internazionali, e li avevano utilizzati in strutture alberghiere, in Italia e all’estero, nonché nel corso di controlli di polizia e in alcuni aeroporti, anche per gestire traffici illeciti di sostanze stupefacenti.
L’ammontare delle somme truffate si aggira intorno ai 400mila euro, che sono stati riciclati attraverso un conto estero situato in territorio maltese, ove avrebbe sede una rappresentanza dello Stato.